L’idea è semplice ma efficace ed è stata quella di unire in un ideale grande evento diffuso su tutto il territorio nazionale, gli studi di architettura i quali hanno aperto le loro porte al pubblico, in particolare ai non addetti ai lavori. E’ stato l’ambizioso obbiettivo di “Open!”, ovvero architetti assieme, coordinati dagli ordini professionali di tutta Italia, per far conoscere le specializzazioni e gli ambiti in cui operano i singoli studi e di stimolare gli stessi architetti a promuovere il proprio lavoro e la propria attività. Particolarmente riuscito l’evento nella Provincia di Barletta Andria Trani, dove tanti architetti hanno deciso di aprire le porte dei loro studi professionali e dove si sono svolte diverse mostre collettive in cui portare anche all’esterno le idee e le vision di coloro i quali progettano difatto l’ambiente esterno delle città e non solo. E allora “Open!” ha portato in luoghi rappresentativi delle città, architetti di Trinitapoli, Canosa, Andria, Barlettta, Trani e Bisceglie per avvicinare ancor di più l’architetto al cittadino e far comprendere l’importanza dell’architettura e della figura dell’architetto stesso.

La città vivibile è stato, per esempio, il tema dell’evento collettivo svoltosi ad Andria all’interno della Chiesa di Mater Gratiae. Dal territorio alla casa con 12 architetti andriesi a mixare i propri progetti relativi alla riqualificazione urbana e sociale e soprattutto al recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente. Approcci progettuali che hanno avuto come obiettivo il rispetto dell’ambiente, un utile momento di confronto con i numerosi cittadini che con curiosità hanno visitato l’evento.

Tra le progettualità presentate il recupero a spazi verdi di diversi luoghi abbandonati o comunque non sfruttati della Città di Andria per colmare vuoti urbani e superare il degrado sociale e territoriale riconnettendo il tessuto urbano e restituendo alla città spazi vivibili.