Sono stati tutti approvati gli argomenti iscritti all’ordine del giorno del consiglio comunale svoltosi ieri sera ad Andria. Tiene la maggioranza di centrodestra per un’assise corposa in cui diversi sono stati i temi affrontati ed i provvedimenti licenziati sempre a maggioranza. Ampia, con 29 voti a favore e l’astensione dei consiglieri di PD ed Emiliano per la Puglia,  quella che ha dato il via libera alla variante allo strumento urbanistico per la realizzazione dell’ampliamento di un insediamento produttivo sulla S.P. Andria -Trani e proposto dall’azienda casearia Sanguedolce. Provvedimento, lo ricordiamo che nello scorso consiglio determinò lo scioglimento della stessa assise.

Approvate a maggioranza (questa volta 23 i voti favorevoli con l’astensione di PD e lista Emiliano per la Puglia) anche due modifiche al Regolamento di accesso alla ZTL del centro storico con il rilascio gratuito del pass, non più dunque con un costo totale di 26 euro, ai residenti e commercianti che dovessero farne richiesta. Modifiche che consentiranno anche agli esercenti di parcheggiare la loro auto anche fino a notte tarda, per ragioni di sicurezza.

22 i voti favorevoli con 7 astenuti per il via libera alla costituzione dell’associazione “Distretto Urbano del commercio di Andria”, un organismo autonomo atteso da molto tempo in città e previsto dal regolamento regionale approvato nel 2011. Poi spazio all’approvazione delle aliquote relative a tributi e tasse comunali anche se la maggioranza, qui, ha verificato una tenuta molto più esigua in termini numerici. 17 i voti favorevoli, per ogni provvedimento, con il voto contrario del M5S e la non partecipazione al voto del centrosinistra, a partire dal Piano finanziario e le tariffe per il 2019 della Tassa rifiuti – TARI con scadenze delle rate al 16 maggio, 16 luglio e 16 novembre 2019. Confermate anche le aliquote 2018 dell’Imposta Municipale Propria per l’esercizio 2019, con le abitazioni principali esenti, ed altri immobili all’8,6 per mille.

L’addizionale Comunale IRPEF per il 2019 resta invariata rispetto al 2018, ovvero allo 0,8% con fascia di esenzione pari a 7500 euro. Per la TASI, aliquota sempre al 2 per mille per gli immobili abitazione principale e all’1 per mille per i fabbricati rurali strumentali. In chiusura anche spazio al prezzo di cessione delle aree previste nel Piano per gli insediamenti produttivi, ed aggiornato anche il prezzo di cessione delle aree previste nel Piano di zona 167 nord. Tutti provvedimenti propedeutici alla redazione del bilancio altro nodo importante, visto anche il piano di riequilibrio, che dovrà verificare l’eventuale tenuta della maggioranza a supporto di Nicola Giorgino.