«La legge di Stabilità 2019, da poco approvata dal Parlamento, è intervenuta con il comma 960 dell’art.1 in favore dei comuni che hanno approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale ex art.243-bis del TUEL. La norma ha considerato proprio la situazione temporale in cui si trova il comune di Andria: cioè con il piano approvato dal consiglio comunale ma in attesa “della conclusione dell’iter di accoglimento o diniego da parte della Corte dei Conti”». Interviene così, in una nota, Antonio Griner già assessore alle Finanze.

«La legge di Stabilità 2019 – si legge – ha dato facoltà ai comuni che si trovano in questa situazione, di poter richiedere al Ministro dell’Interno un’anticipazione a valere sul Fondo di rotazione previsto dall’art.243-ter del TUEL, nella misura massima del 50 per cento di quella massima concedibile.

Tradotto in soldoni e tenuto conto di quanto il comune di Andria ha previsto come anticipazione nel piano di riequilibrio approvato, si tratta di circa 12-13 milioni di euro immediatamente disponibili a favore dei creditori del comune.

La stessa norma prevede che tali somme anticipate devono essere destinate o al pagamento dei debiti fuori bilancio previamente riconosciuti o per effettuare transazioni o accordi con i creditori.

Quindi si riaprirebbe la possibilità concreta a favore dei creditori del comune di poter essere soddisfatti in tempi brevissimi, anziché aspettare quelli incerti e indeterminabili rivenienti dal piano di riequilibrio.

Ricordo una categoria di creditori per tutte che potrebbe essere soddisfatta con questa anticipazione: le cooperative sociali. Con questa possibilità si consentirebbe di saldare i loro crediti nei confronti del comune di Andria, che ammontano a circa 3 milioni di euro, e farebbe svanire lo spettro anche del fallimento o della chiusura da parte di molte delle stesse cooperative, che a causa dei mancati incassi non riescono più a far fronte al pagamento degli stipendi e dei contributi per i lavoratori dipendenti. Inoltre consentirebbe alle stesse cooperative, regolarizzando le loro posizioni finanziarie,  di poter partecipare ai bandi pubblici, e quindi riassumere lavoratori, possibilità oggi impedita a molte di loro.

E’ chiaro che adesso la palla passa alla politica ed in particolare al Sindaco Giorgino ed alla sua maggioranza di centro-destra.

Infatti questa è una possibilità non un obbligo e non vincola in alcun modo il nostro comune. Quindi il nostro comune dovrebbe immediatamente manifestare questa volontà dell’anticipazione del 50 per cento, o attraverso un atto dell’amministrazione comunale o con una urgente delibera di consiglio comunale. La norma è immediatamente fruibile in quanto non c’è alcun rinvio a decreti o provvedimenti attuativi.

Spero vivamente che questa opportunità sia colta subito dal nostro comune e che serve almeno a compensare il deficit informativo e comunicativo di tutto l’iter di approvazione del piano di riequilibrio che ha  portato solo sconcerto e rabbia tra i tanti creditori del nostro comune».