«Mercoledì si è svolto il consiglio comunale che purtroppo ipotecherà l’attività gestionale ed amministrativa della nostra città per i prossimi vent’anni, ufficializzando il fallimento dell’attività amministrativo-gestionale del sindaco Giorgino di questi sui 8 anni alla guida della nostra città. Ancora oggi, difronte a questa montagna di debiti da lui creati e confermati dagli stessi appartenenti alla maggioranza di centro destra, il sindaco goffamente e pateticamente cerca di trovare terzi responsabili». Interviene così, in una nota, Antonio Griner del Partito Democratico.

«Il ricorso al piano di risanamento degli oltre 80 milioni di euro di debiti che sarà predisposto è tardivo – si legge -. Se gli inviti pressanti e perentori, non solo delle opposizioni , ma della corte dei conti a dicembre 2014 fossero stati raccolti oggi non saremmo in questa situazione. Il grosso rischio che si corre e che la mancata approvazione del piano da parte del ministero degli interni e della Corte dei Conti ci porterà inevitabilmente al dissesto finanzio.

Raccontasse il Sindaco ai fornitori del comune cosa accadrà  nei prossimi mesi. Con l’approvazione del ricorso al piano di risanamento tutti i pignoramenti in corso sono sospesi, cioè la modalità diventata oramai ordinaria per riscuotere i crediti del comune di Andria non sarà più possibile attivarla. Bisognerà aspettare la conclusione di tutto il procedimento che durerà non meno di 7/8 mesi.

Mi ha fatto specie ascoltare l’intervento del consigliere Marmo che ha individuato nel depotenziamento dell’ufficio tributi una delle cause della mancata riscossione di tanti crediti tributari e proprio nel rilancio dell’ufficio tributi il passaggio obbligato per rimettere in sesto  il futuro delle casse comunali. Mi ha fatto specie perché in una nota che metto a disposizione (Lettera al Sindaco per l’Ufficio Tributi), il sottoscritto in data 7/3/2011 inviò alcuni suggerimenti  al Sindaco proprio per preannunciargli  ciò che ieri dopo 8 anni ha dichiarato il consigliere Marmo, cioè quello che sarebbe accaduto depotenziando l’ufficio tributi di allora.

Quindi caro Sindaco, ha avuto tutto il tempo e la possibilità di poter gestire al meglio la nostra città. Ha fallito e se ne prenda una volta tanto le responsabilità di fronte a tutti gli andriesi, che non si meritano di pagare con le proprie tasche i danni che lei ha causato in questi anni alle finanze comunali».