Guardare le foto risalenti al periodo dell’edificazione rende bene l’idea di quanto il trascorrere del tempo abbia lasciato inesorabilmente i suoi segni. Al resto ci hanno pensato i writers in azione con le loro bombolette e l’intervento dei vandali sempre “puntuale”. Il monumento dedicato a Giuseppe Di Vittorio e realizzato più di vent’anni fa davanti alla storica  Camera del lavoro di Andria, oggi versa in uno stato di totale degrado: non mancano rifiuti abbandonati nella piazzetta e graffiti sul retro dei pannelli su cui campeggiano i bassorilievi delle lotte bracciantili, ormai completamente deturpati.

Dalla sede del sindacato la denuncia e l’appello restano sempre gli stessi: la piazzetta va riqualificata, lo spazio va recuperato, «anche così salviamo la nostra storia», dicono. Il plesso, realizzato dall’architetto Francesco Di Nanni, con il suo personale contributo e quello dei lavoratori, fu ceduto al comune in quanto costruito su demanio pubblico. In una relazione che risale al luglio del 2013, stilata dallo stesso Di Nanni, si evidenzia anche lo stato di pericolosità dei tre totem alle spalle dei panelli ed il degrado dei supporti degli stessi per naturale obsolescenza ed incuria nella manutenzione.

«Da anni – riferisce il Coordinatore della Camera del lavoro, Antonio Di Bari – la Cgil chiede alle diverse amministrazioni comunali che si sono susseguite nel tempo di intervenire per far tornare al suo originario splendore il monumento dedicato al padre del sindacato ed ai tanti contadini di Andria che hanno lottato per la difesa dei propri diritti». Le istanze, rimaste fino ad ora inevase, risalgono al 2003. Almeno per il momento, per vedere piazza Di Vittorio come era un tempo, bisogna accontentarsi degli scatti dell’edificazione.