«Non c’è quiete nella maggioranza. Non si è ancora spenta la rissa fra le forze politiche per un posto in giunta che già qualcuno riparte all’attacco sulla questura. E invece di adoperarsi per far partire i lavori, cosa fanno questi illustri statisti? Attaccano l’unica vera opposizione, il Movimento 5 Stelle. Eppure sono i nostri riferimenti istituzionali alla Camera e in Regione Puglia ad aver difeso quel finanziamento, non certo la Lega Nord o Noi Con Salvini, che anzi volevano cancellare i fondi in contabilità speciale. Fatti incontestabili da un punto di vista politico». Iniziano così, in una nota, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Andria, commentando la situazione del centrodestra e sottolineando alcuni problemi sulla questione rifiuti.
«Ai cittadini interessano i problemi veri e le possibili soluzioni. Sulla questione rifiuti potremmo ormai scrivere un trattato enciclopedico. Il centrodestra ha portato Andria a spiccare fra le migliori città “riciclone” a livello nazionale, non per la percentuale della raccolta differenziata ma per aver saputo riciclare, come se nulla fosse accaduto, un appalto del servizio raccolta e trasporto rifiuti urbani che il Tribunale di Monza ha sentenziato essere stato “macchiato” da una tangente di 760 mila euro.
Là dove la macchia non si vede, invece, resta l’alone di mistero: dovremmo andare a conferire i nostri rifiuti nella discarica di proprietà pubblica di San Nicola la Guardia, chiusa a maggio 2015 per problematiche ambientali dai competenti uffici regionali, ma non ci è dato sapere se, come e quando riaprirà. Anzi, ci risulta che il dirigente dell’OGA BT, coordinato ancora dal Commissario Nicola Giorgino, abbia firmato una disposizione per portare, oltre che in una discarica privata di Canosa, anche nella discarica di Andria 250 tonnellate di rifiuti alla settimana già dal 10 giugno. Quindi possiamo dire se la discarica è stata riaperta? Da quando? E le verifiche ambientali sono state effettuate? Dato che stiamo parlando di un sito in esaurimento è stato deciso un ulteriore sopralzo?  Da chi? Perché tutta la questione non è stata portata all’attenzione del Consiglio comunale? Le risposte e i responsabili latitano.
Questo OGA (Organo di Governo Ato Rifiuti) presieduto da Giorgino negli ultimi anni ha collezionato una serie di disastri e a maggio è stato commissariato insieme agli altri dal Presidente della Regione Puglia Emiliano. Le motivazioni per cui Emiliano ha proceduto al commissariamento sono chiaramente riportate nell’atto di nomina dei subcommissari. Si legge infatti che gli “OGA, ad oggi, non sono stati in grado di amministrare e superare le criticità connesse alla gestione del ciclo dei rifiuti, tant’è che si è ricorso, nel tempo, a ripetute ordinanze contingibili ed urgenti”. Ed Emiliano che fa? Invece di sostituire il presidente, lo conferma con il ruolo di subcommissario. L’incapace Presidente dell’OGABT Nicola Giorgino viene sostituito dal severo subcommissario Nicola Giorgino.
Dato che la politica tradizionale non pone limiti allo scempio – concludono i consiglieri pentastellati – ci aspettiamo che lo stesso venga “premiato” anche quale riconfermato Presidente dell’ARO2BT e, perché no, già che ci siamo anche come nuovo Presidente della Provincia BAT. Perché sì, signori, fra un po’ si torna a votare per le province, quelle che Renzi aveva abolito. Capiremo più avanti se con il centrodestra o con il centrosinistra, magari in ottica di un incarico romano. Tanto, ai cittadini che può interessare visto che non votano?»