«Molti anni sono passati, eppure può succedere ancora che si muoia di fatica. Se è vero che la schiavitù è stata cancellata nel 1865 negli Usa, nelle nostre campagne a volte si trovano condizioni di lavoro molto simili. Come quelle che ha dovuto sopportare Paola Clemente, prima di morire». Lo dichiara – in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” – il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini che parlando di diritto al lavoro e donne, ha ricordato la bracciante morta nel luglio scorso nelle campagne di Andria.

E proprio oggi la Presidente sarà a Mesagne, in provincia di Brindisi,  «per raccontare – spiega al Corriere – la storia di una donna che lavorava 14 ore al giorno per 27 euro. Si svegliava nel cuore della notte per andare a lavorare e attaccava alle cinque di mattino, nelle campagne di Andria. È morta di stanchezza».

Boldrini prenderà parte a un incontro organizzato dalla Flai-Cgil a cui partecipare anno le braccianti e i familiari delle vittime del caporalato (tredici nel solo 2015). Tra loro, ci sarà anche il marito di Paola Clemente.