Si è svolto a Bari il congresso di presentazione del dipartimento rapporti con le professioni Fratelli d’Italia AN guidato dal presidente nazionale Marcello Gemmato coordinatore regionale Puglia del partito. Coordinatore regionale del Dipartimento è invece l’avvocato barese Michele Rapanà. Diversi gli interventi dei professionisti che si sono susseguiti durante la presentazione con particolare attenzione alle diverse esigenze della professione che rappresentano. Tra questi anche il medico andriese il dottor Gaetano Di Terlizzi portavoce cittadino di Fratelli d’Italia AN città di Andria e coordinatore regionale area medici del dipartimento. «La nostra speranza ha affermato il presidente Gemmato – è dare voce ai professionisti, alle loro esigenze e difficoltà lavorative, oggi ancor più penalizzate da un governo centrale di centro sinistra che sembra voler ancor più ridimensionare il ruolo fondamentale dei professionisti italiani. Il dialogo intrapreso di certo consentirà di tracciare una linea netta a difesa di quanti oggi tra mille difficoltà e pressati da tasse, svolgono attività di tutto prestigio e di servizio al cittadino».

Con particolare attenzione sono state trattate le problematiche degli avvocati sopratutto dei giovani avvocati, le difficoltà della libera professione dei commercialisti e le mille difficoltà di un sistema sanitario nazionale e dei suoi medici. Presentata anche la prima interrogazione parlamentare a tutela degli avvocati, redatta dall’avvocato Delvecchio sotto l’egida del coordinatore Rapanà.

È toccato invece al medico andriese Gaetano Di Terlizzi affrontare le difficoltà della libera professione intra ed extramoenia svolta dai medici, e le mille problematiche legate alla recente riforma del sistema sanitario. «Il tutto – come ricordato da Gaetano Di Terlizzi – dopo la recente polemica sollevata dal governatore della Toscana, che ha pesantemente attaccato la libera professione dei medici ritenendo questa la vera causa dei problemi del comparto sanitario nazionale. Una considerazione senza prova alcuna – ha concluso Gaetano Di Terlizzi – che danneggia il rapporto tra medico e paziente, inasprendolo e screditando il grande e lodevole lavoro svolto dai medici».

In fase di elaborazione un’altra proposta di Legge a supporto dei medici specializzandi prima del 2006, che ad oggi attendono ancora dallo Stato italiano il giusto risarcimento danni per il mancato adeguamento alle direttive comunitarie sui giusti emolumenti derivanti dalla borsa di studio.