Era l’annuncio del Presidente della Regione Michele Emiliano a luglio del 2021 quando alle pendici di Castel del Monte veniva presentato con grande enfasi il progetto del nuovo Policlinico della BAT con il nuovo ospedale di Andria. Un progetto che da quel momento in poi, in realtà, si è completamente arenato affogato nella burocrazia e, probabilmente, anche in banali lotte politiche. Difatto il Policlinico della BAT non ci sarà. Ieri si è avuta la conferma del ridimensionamento del progetto iniziale che lascia comunque in eredità un importante ospedale di 2° livello su di un’area coperta inferiore all’idea di base in termini di metri quadri anche perchè senza due corpi di fabbrica che sarebbero stati destinati proprio al Polo Universitario della sesta provincia pugliese.

La parte formativa universitaria, infatti, è quella che permette di qualificare un ospedale di 2° livello al rango di Policlinico con tutti i vantaggi che lo stesso Michele Emiliano spiegava in quei pochi secondi di intervista nel 2021 e su cui si era molto speso anche l’allora Direttore Generale della ASL BT Alessandro Delle Donne. Fermo restando che la realizzazione del nuovo ospedale di Andria resta un passaggio fondamentale per il territorio e che doterà la BAT di una struttura sanitaria da 400 posti letto con quasi tutte le specialistiche più importanti di un nosocomio votato all’emergenza urgenza e per un costo complessivo che arriva a 360 milioni di euro, resta la sensazione di aver perso comunque una grande opportunità. Quella di dotare un territorio così vasto di una parte troppo spesso messa in secondo piano e cioè quella formativa. Nella nuova struttura ci sarebbe stato anche un vero e proprio campus che inevitabilmente avrebbe rappresentato un’ulteriore qualifica per la sanità pugliese e della BAT in particolare.

A mancare sarà anche la pista di atterraggio per gli elicotteri, elemento sottolineato anche dal comitato per il nuovo ospedale a commento delle novità emerse nella giornata di ieri. La speranza, come ha spiegato l’ing. Tiziano Binini uno dei progettisti del nuovo ospedale nell’audizione di ieri in I Commissione regionale è che lo spazio verde lasciato lì dove ci sarebbero dovuti essere i due edifici che non ci saranno più magari in un futuro potranno comunque essere costruiti dotando la BAT del suo polo universitario.