Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Doriana Faraone e Pietro Di Pilato (M5S Andria) e Nicola Civita (gruppo Misto):

«Dopo quasi 1300 giorni dalla presentazione del progetto e del finanziamento del nuovo ospedale di Andria a Castel del Monte, stiamo ancora al… progetto ed al finanziamento! Riproponiamo il nostro quesito di sempre: perché ampia parte della politica locale è rimasta quasi in silenzio, durante questi 1300 giorni? Anche le rassicurazioni, pur autorevoli, pervenute negli ultimi giorni, non ci rassicurano affatto, alla luce delle numerose e ripetute rassicurazioni inconcludenti già ricevute negli ultimi 1300 giorni. Se il bando di gara per la realizzazione del nuovo ospedale di Andria non uscirà prima delle elezioni regionali prossime, ma magari sarà oggetto di altre promesse e rassicurazioni dai palchi durante la campagna elettorale regionale, noi confidiamo nella risposta che gli andriesi daranno nei seggi, al momento del loro voto.

Argomento “liste di attesa”: i cittadini hanno notato miglioramenti, o la situazione è praticamente sempre la stessa, nel senso che solo se puoi pagare non ci sono problemi, altrimenti ci si arrangia e si attende mesi se non anni o si rinuncia? Da quello che si ascolta in città, la situazione pare non sia affatto migliorata!

Infine, ma non per importanza, abbiamo appreso grazie ad una pubblica segnalazione di una Associazione di volontariato che offre sostegno ai malati oncologici, che presso il nostro ospedale Bonomo manca un ambulatorio di oncologia e di ematologia, causando sofferenza ai cittadini andriesi, purtroppo non pochi, che devono recarsi a Barletta per il trattamento chemioterapico e che hanno problemi per il ritorno, a causa degli effetti collaterali.

Ci battiamo da tempo per il nostro Bonomo e per il nuovo ospedale, ma questa importante questione ci era sfuggita. Chiediamo scusa per questa nostra mancanza. Per il prosieguo, questa sarà una delle cose che fermamente chiederemo sia per il Bonomo che, ovviamente, per il nuovo ospedale di Andria, e non accetteremo scusanti con citazioni di norme e piani regionali, a cui più volte la politica ha derogato, quando ha voluto.

Agli andriesi chiediamo di aiutare questi nostri concittadini più sfortunati facendo comprendere a certa politica, al momento delle votazioni, che davanti a tanta sofferenza servono risposte concrete, non chiacchiere!».