La Fidelis Andria ha calato il poker ma di cedere la mano non ne vuole proprio sapere. E dopo il successo di Manfredonia, seconda vittoria esterna in una settimana dopo il 2-0 di Nardò con la firma maiuscola di Oliver Kragl, i biancoazzurri puntano a far valere il fattore campo. Per tre volte in otto giorni il Degli Ulivi ospiterà la Fidelis e la posta in palio è di quelle che possono cambiare il senso di una stagione. Domenica ad Andria arriverà il Francavilla in Sinni, formazione oggi dodicesima a quota 10 punti. Tre giorni dopo sarà tempo di Coppa Italia di Serie D con il big match con il Casarano valido per i trentaduesimi di finale della competizione.

Domenica 10 novembre altro giro, altra corsa nel giardino di casa con l’Ischia, formazione a metà classifica a quota 11. Due avversari sulla carta abbordabili in campionato, uno che concorre per i piani altissimi del girone H in Coppa. La squadra di Giuseppe Scaringella, capace di passare in 21 giorni dal terzultimo posto ai piedi della zona playoff, i cui confini oggi sono incarnati da Palmese e Nardò e distanti un solo punto, vede allora nei prossimi 10 giorni la possibilità di scavalcare le Colonne d’Ercole opposte sin qui dalla classifica e da una falsa partenza (3 punti nelle prime 5 giornate con Danucci in panchina) e di rituffarsi a pieno titolo nella lotta per il salto di categoria. Il primo posto, detenuto dalla Nocerina, è a otto punti e nel mezzo ci sono altre quattro squadre: sfruttare il doppio turno casalingo contro avversari sulla carta alla portata potrebbe però contribuire alla riduzione delle distanze, considerando anche lo scontro diretto tra Nardò e Casarano nell’undicesimo turno di campionato. I numeri accumulati nella nuova gestione tecnica – otto gol fatti, uno al passivo, 12 punti su 12 – raccontano un cambio di passo. L’inversione di rotta definitiva passa però anche dal fattore Degli Ulivi.