«Nel congratularmi per la costituzione del primo distretto del miele in Molise che ha visto tra i promotori anche la coordinatrice di Fareambiente della Regione Molise, Paola Moscardino, in qualità di coordinatore regionale della Puglia di Fareambiente avendo già evidenziato l’importanza del ruolo delle api e dell’apicoltura dei nostri territori sia per il preservamento della nostra biodiversità per dare un contributo fattivo al contrasto dello spopolamento delle api, auspico che anche in Puglia possa concretizzarsi la costituzione di un distretto del Miele della Puglia per rafforzare l’importante ruolo degli apicoltori rappresentato da oltre 1000 aziende nel valorizzare e promuovere un miele di qualità del territorio regionale». A rilanciare l’idea è il coordinatore regionale pugliese di Fareambiente Benedetto Miscioscia che ha spiegato come l’idea dovrebbe concretizzarsi per valorizzare tutte le aziende che anche in Puglia si occupano di questo.

«Un ruolo che non può prescindere dall’importanza della presenza delle api e della loro vitale funzione come insetti impollinatori nel campo della produzione agricola e conseguentemente per la nostra sicurezza alimentare ma, più in generale, per il buon funzionamento degli ecosistemi e la conservazione degli habitat, che costituiscono il grande patrimonio della biodiversità del nostro pianeta Terra. Infatti, è bene ricordare, che circa il 70% delle 115 principali colture agrarie mondiali si avvantaggiano, beneficiandosi, proprio dell’impollinazione di questi insetti e che in Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie di piante coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori».

«Inoltre, non va sottovalutato il ruolo che l’apicoltura riveste nel campo della produzione del nostro miele sottoposto anche ad una concorrenza da parte di  quello importato molto spesso anche di bassa qualità magari spacciato per italiano come i 350 q.li di miele recentemente scoperti  dal  Nucleo Speciale Beni e Servizi  della Guardia di Finanza e del Dipartimento del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – ICQRF che all’esito delle indagini sono risultati   irregolare e di bassa qualità, oltre che importati da vari paesi comunitari ed extracomunitari ed in modo  particolare dalla Cina a basso costo che, all’esito delle indagini svolte, per quanto si apprende, sarebbe stato  sofisticato  mediante l’aggiunta di zuccheri estranei alla natura e alla genuinità del prodotto oltre all’utilizzo di trattamenti non consentiti per essere immesso sul mercato e spacciato falsamente come miele italiano. Una vera e propria contraffazione e, come tale, una pratica lesiva oltre che scorretta ed ingannevole nei confronti degli ignari consumatori circa la falsa indicazione della provenienza oltre che alla mancanza di tracciabilità dei prodotti lavorati e confezionati».

«Doppiamente ingannati, dunque, dal prezzo concorrenziale rispetto ai prezzi  di mercato del miele  originale e di qualità prodotto naturalmente da apicoltori italiani. Al riguardo, l’esecutivo del Movimento Nazionale di Fareambiente, già sostenitore della campagna a favore della tutela delle api e del lavoro degli apicoltori italiani che con impegno e sacrifici contribuiscono a preservare il grande patrimonio apicolo, ha deliberato di costituirsi parte civile nell’eventuale giudizio a carico dei responsabili di tale “raggiro” che oltre a colpire  il settore apistico  italiano  ed i consumatori, determinano anche   un danno economico che non può essere tollerato, tenuto conto che l’Italia è il quarto produttore di miele dell’UE di cui la nostra Puglia riveste un ruolo di primaria importanza».