«Il problema delle bici elettriche che non rispettano le regole è un problema che affligge l’Amministrazione dal momento del suo insediamento. Ieri sera una bambina di tre anni è stata investita in piazza Catuma da un uomo di 30 anni, che a 30 anni, appunto, non capisce il pericolo che può rappresentare a guidare quel mezzo fra i pedoni.
La cosa incredibile è che il fatto è successo ieri, in una delle giornate in cui ci sono stati più controlli sulle bici elettriche dall’inizio dell’anno. I controlli erano concentrati maggiormente in Villa Comunale perché lì c’era stata una segnalazione dei cittadini qualche giorno fa.
Perché dico questo? Perché ciò che è accaduto ieri dimostra che per quanto i controlli siano al massimo (e ieri erano al massimo) l’incidente è successo lo stesso. Questo fenomeno del contrasto alle bici elettriche va oltre le nostre forze. Controlliamo in Villa e quelli sfrecciano nel centro storico, controlliamo nel centro storico e quelli sfrecciano in c.so Cavour. Controlliamo in c.so Cavour e quelli sfrecciano a Santa Maria Vetere.
La verità è che semplicemente in questa città i conducenti di questi mezzi dovrebbero rispettare le regole e i segnali stradali come succede in qualsiasi altra città d’Italia. Ma visto che ormai su questo punto sto perdendo l’ottimismo (e per fare perdere l’ottimismo a me ce ne vuole) bisogna semplicemente che il Governo compari finalmente questi veicoli ai motorini, obbligandoli a targa, assicurazione e bollo.
Detto questo, i miei più sinceri auguri di pronta guarigione vanno alla piccola investita e ai suoi genitori. Ho anch’io una nipotina di 3 anni e quest’estate l’ho vista un paio di volte sfiorata dai pazzi in bici elettrica. So bene cosa provocano certe scene. Con la Polizia Municipale abbiamo fatto, facciamo e faremo il massimo. Ma non basta, e più di così difficilmente riusciamo».