“La legalità: è possibile?!”. Uno slogan che diventa una domanda alla quale si cercherà di dare risposta nella prossima Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunta alla ventottesima edizione. Si tratta di un momento di riflessione collettiva che per Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, costituisce un punto di arrivo e di ripartenza nell’impegno costante di semina del germe della legalità.

Ad Andria, presso l’auditorium della scuola “Don Tonino Bello”, in via “Dott. Camaggio”, il 21 marzo alle ore 17.30 si terrà un dibattito dal titolo “La legalità: è possibile?!”, finalizzato a trarre elementi di riflessione condivisa ed a realizzare un percorso formativo che porti tutte le agenzie educative ad un impegno concreto e congiunto. Interverranno all’incontro il Prefetto della Bat, Rosanna Riflesso; il Questore della Bat, Roberto Pellicone; il Sindaco di Andria, Giovanna Bruno; Michele Caldarola, Presidente di Libera Andria; don Claudio Stillavato, parroco di San Nicola di Myra e don Geremia Acri, responsabile della casa di accoglienza Santa Maria Goretti. Apriranno il dibattito i saluti della dirigente scolastica dell’Oberdan, Palma Pellegrini e del presidente del Consiglio di Circolo della scuola, Filippo Galentino. Modera la giornalista di Amica9Tv, Michela Alicino.

L’intera giornata del I circolo “G. Oberdan” sarà dedicata al ricordo di quanto accaduto ed a ribadire un patto comune di impegno quotidiano a favore della legalità nel quotidiano. Infatti già in mattinata, a partire dalle ore 8.30, presso la “Sala Dante” della sede di viale Roma i bambini delle classi quinte terranno delle letture sul tema.

“Lo slogan di questa Giornata vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. Siamo certi che sia possibile vivere nella legalità ma non possiamo prescindere dal chiederci ogni giorno come poterlo fare al meglio e come passa farlo l’intera comunità, a partire da quella scolastica. È nel Dna di noi educatori, docenti e genitori, credere nel fatto che un cambiamento sia possibile attraverso un’alleanza strategica tra cittadini e forze istituzionali per acquisire più coscienza e consapevolezza di questi fenomeni e combatterli quotidianamente insieme”, dichiara la dirigente dell’Oberdan, Palma Pellegrini.