La vera notizia, dopo diverse estati particolarmente complesse, è che tutti e 60 i club di Serie C hanno presentato domanda di iscrizione al campionato 2022/23 entro l’ultima giornata utile. utti i club che ancora non avevano provveduto a depositare la documentazione, inclusa la fideiussione di 350.000 euro necessaria, hanno ottemperato agli obblighi burocratici. Tra questi anche le sei pugliesi e le due lucane che prenderanno parte al prossimo torneo: l’ultimo in ordine di tempo a comunicare l’avvenuta consegna delle carte è stato il Taranto, preceduto nella giornata del 22 giugno da Foggia e Potenza. Avevano provveduto in anticipo, come comunicato sui canali ufficiali, Fidelis Andria, Cerignola, Monopoli, Virtus Francavilla e Picerno. Erano invece almeno tre i club messi in difficoltà dall’indice di liquidità. In casa Messina Pietro Sciotto, presidente della società siciliana, che da tempo ha espresso la volontà di fare un passo indietro, ha comunque provveduto all’iscrizione. Sono invece state ore frenetiche in casa Triestina, con il passaggio dell’80% del club biancorosso alla Atlas Consulting, società degli imprenditori Simone Giacomini e Antonino Maira, con relativa iscrizione. Diversa la situazione del Teramo, dove l’intervento in extremis dell’ex presidente Franco Iachini è servito per vari adempimenti, ma non per quell’indice. La società è pronta a fare ricorso, forse puntando sul fatto che le quote di maggioranza sono sotto sequestro cautelativo del Tribunale di Roma Adesso la palla passerà alla Covisoc, che verificherà la bontà delle documentazioni presentate. Tutto verrà poi ratificato nel prossimo Consiglio Federale, in programma l’8 luglio.