Ricordare la figura e i valori di Enrico Berlinguer, a 100 anni dalla sua nascita, attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuto in prima persona, a stretto contatto. Massimo D’Alema, ex presidente del consiglio dei ministri, e con alle spalle un lunga carriera politica, è stato ospite ad Andria per commemorare il centenario della nascita di Berlinguer, figura iconica della prima repubblica, segretario del Partito Comunista italiano dal ’72 all’84, anno della sua dipartita. In quegli anni Massimo D’Alema era Segretario della Federazione Giovanile Comunista italiana. Un momento di dialogo e confronto attorno alla figura di un politico che ha lasciato un’impronta nella storia italiana.

Una figura ancora attuale, i cui valori – ha spiegato D’Alema – possono rappresentare un esempio per la scena politica di oggi, a larghi tratti contraddistinta dall’incoerenza di ideali.
Nella sala consiliare di Andria era presente l’amministrazione guidata dalla sindaca Giovanna Bruno. Tra gli ospiti anche Laura Marchetti, antropologa e Sottosegretario all’Ambiente del Governo Prodi. E’ stata lei a raccontare uno degli aspetti più significativi della figura di Enrico Berlinguer.

L’eredità lasciata da Berlinguer, dunque, si contraddistingue di valori e modus operandi che sembrano appartenere al passato. Riscoprirlo, a quasi 40 anni dalla sua prematura scomparsa, è stato l’obiettivo dell’incontro a Palazzo di Città.

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