In via Antonio da Villa la civiltà non esiste più ormai da tempo. Lo scenario che si presenta sotto i nostri occhi e quelli dei cittadini non lascia spazio ad equivoci: in questa zona della periferia di Andria l’abbandono di rifiuti è di fatto incontrollato e con il passare del tempo la situazione peggiora sempre più. La plastica domina il paesaggio fatto di sterpaglie, tra l’altro annerite dopo qualche recente focolaio di incendio. E poi ancora oggetti di ogni tipo, dalle lastre ai rifiuti indifferenziati, passando per una quantità importante di bottiglie in vetro. Non è una esagerazione dichiarare questa zona di Andria una discarica a cielo aperto. Il cumulo di rifiuti in via da Villa si sviluppa in modo particolare partendo dal ponte della tangenziale sino ad arrivare all’intersezione che conduce alla strada provinciale Andria-Bisceglie, da un lato e dall’altro. Basta volgere lo sguardo attorno per constatare un tappeto di sporcizia equamente distribuito. A pochi passi da questa zona, sempre su via da Villa, c’è un’attività commerciale dedicata ai bambini costretta ad assistere ogni giorno a questo scempio ambientale.

Raccogliendo i commenti di coloro che giornalmente frequentano l’arteria periferica, la situazione sembrerebbe davvero sfuggita di mano. A giorni alterni la ditta Sangalli corre ai ripari cercando di rimuovere quanti più rifiuti possibili, ma la mano dell’uomo non tarda a ricolmare quegli spazi con altre buste di immondizia di ogni tipo. Un danno ambientale che si può constare ad occhio nudo giornalmente.

Dunque non un problema di chi dovrebbe pulire, bensì responsabilità da ricondurre tutte a quei cittadini che ancora oggi, nel 2021, non hanno compreso l’importanza per il rispetto dell’ambiente, oltre che del decoro urbano, aspettative troppo elevate per questi soggetti. Resta il fatto che ad oggi urge una nuova rimozione di tutti rifiuti presenti e se possibile l’installazione di foto trappole che possano interrompere questo scenario inammissibile per la città. Telecamere in zona, a parte quella privata dell’esercizio commerciale per bambini, non ce ne sono. In via Antonio da Villa (e non solo purtroppo) la civiltà non esiste più ormai da tempo, ora è il momento di dire basta.