«Dopo il tavolo istituzionale del 10 febbraio in Regione sono partite questa mattina le attività di ricognizione sugli impianti di depurazione per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura collocati sul territorio della provincia BAT». Ad annunciarlo è il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.
«I primi impianti ad essere visitati – spiega Caracciolo – sono stati quelli di Andria e Barletta. L’obiettivo per entrambi è quello di utilizzare l’acqua a fini irrigui (ma anche industriali e civili) a partire dalla stagione 2022. Ad Andria, in particolare, è stata accertata la fine dei lavori di potenziamento del depuratore eseguiti da AQP e pertanto la stessa azienda procederà a redigere la progettazione per l’adeguamento dell’impianto all’utilizzo in agricoltura. Imminente la richiesta di dissequestro dell’impianto attualmente in possesso dell’autorità giudiziaria, passaggio quest’ultimo necessario per procedere all’attivazione.
 Successivamente – prosegue il consigliere regionale – si è esaminata la situazione sull’agglomerato di Margherita di Savoia per il quale a breve avranno inizio i lavori di realizzazione della rete irrigua da parte del Consorzio di Bonifica della Capitanata al fine di attivare  il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura. Sul territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani sono presenti anche impianti a Trani, Bisceglie, Trinitapoli, Minervino Murge e Spinazzola.
A Trani e Bisceglie – spiega il consigliere regionale – si attende che le rispettive amministrazioni comunali procedano a redigere i progetti riguardanti il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura attraverso la realizzazione di tutte le opere di raccolta e distribuzione della risorsa irrigua. A Trinitapoli sono state realizzate sia le opere di raccolta (vascone) e distribuzione delle acque da parte del Consorzio di Bonifica della Capitanata che quelle riguardanti l’affinamento delle acque sul depuratore da parte di AQP SPA. Ad oggi il sistema non è partito, occorre convocare un tavolo apposito tra gli enti interessati. A San Ferdinando, Minervino Murge, Spinazzola, Barletta, Andria e Trinitapoli sono inoltre stati finanziati interventi di adeguamento alle norme in materia di salute e sicurezza, emissioni in atmosfera e disciplina delle acque meteoriche di dilavamento.
L’impegno della Regione Puglia per il riutilizzo delle acque reflue a fini irrigui – conclude Caracciolo – va avanti, è una sfida che intendiamo portare a termine per la crescita economica ed ambientale di tutto il territorio».