Nel 2015 furono al centro di un lungo dibattito sull’aliquota da applicare. A cinque anni da quel dibattito la nuova amministrazione guidata dall’avvocato Giovanna Bruno ha provveduto ad inviare oltre 26mila avvisi di accertamento Imu e Tari agli andriesi.

Un atto dovuto per non far prescrivere il credito che il comune vanta verso i cittadini che non hanno pagato le tasse comunali e la cui mancanza avrebbe comportato un enorme danno erariale. L’invio in extremis di queste cartelle esattoriali ha portato con sé qualche errore di notifica. Errori cui si può rimediare con il nuovo sistema chiamato Link Mate, piattaforma telematica dello sportello ufficio tributi che si raggiunge connettendosi al sito internet del comune di Andria.

Link Mate è uno dei servizi compresi nel nuovo software di cui la città di Andria si è dotata nei mesi scorsi: ci si può facilmente registrare, presto vi si potrà accedere con l’identità digitale e a stretto giro ci sarà anche una app.

Le cartelle errate, spiega l’assessore Tammaccaro, sono in numero molto limitato. Gli errori sono dovuti all’allineamento tra il vecchio sistema e il nuovo sistema. L’Ufficio tributi è storicamente un vero tallone d’achille per l’amministrazione di Andria: la scarsa capacità di riscuotere le tasse è gran parte del problema economico della città di Andria: dotarlo di un nuovo software era il primo passo necessario. Implementare e formare il personale dell’ufficio sono i passi successivi. E infatti, pur non potendo ancora fare assunzioni, il comune compie un primo passo verso la riorganizzazione, come annuncia il sindaco Giovanna Bruno.

Il servizio video di News24.City