Apprezziamo il gesto annunciato in un video social della sindaca di Andria, Giovanna Bruno, che ha deciso di mettere a disposizione della Asl Bat due strutture andriesi inutilizzate o solo parzialmente utilizzate. Così si potranno rafforzare i servizi sanitari nell’emergenza, di cui c’è tanto bisogno, e dare nuova vita a strutture pubbliche rimaste chiuse per una serie di ragioni. È il caso questo del centro “Dopo di noi” situato all’interno della villa comunale di Andria e mai messo in funzione (conta circa 18 posti letto). E poi anche gli spazi dell’ex macello di via vecchia Barletta (utilizzati in parte come sede della Misericordia).

In rete vediamo circolare foto di assembramenti davanti al Dipartimento di prevenzione della Asl ad Andria, con gente in attesa di tamponi e utenti che vogliono solo chiedere informazioni sulle attività vaccinali di routine. Qualche servizio si potrebbe spostare nel centro all’interno della villa comunale, magari anche solo la somministrazione dei vaccini per i bambini, per esempio. Mentre gli ampi spazi dell’ex macello per i test per il Covid. Così si alleggerirebbe la mole di lavoro all’ufficio igiene di viale Trentino.

Bene ha fatto la Sindaca a lanciare questa idea, siamo in emergenza e le istituzioni devono collaborare e dialogare per superarla. Naturalmente, non basta trovare nuovi spazi, serve come stiamo dicendo ormai da settimane, rafforzare il personale, tanto nelle corsie degli ospedali quanto nei dipartimenti di prevenzione gli operatori sono stremati. Lavorano da marzo a ritmi serrati praticamente senza sosta, la Asl attivi subito tutte le procedure e i percorsi per nuovi reclutamenti.