«Non c’è pace per il trasporto pubblico locale. Mentre i cittadini richiedono garanzie sul servizio e sull’adeguamento alla situazione di emergenza che stiamo vivendo, l’unica notizia certa che ancora aleggia sul trasporto pubblico andriese è il licenziamento dei 16 dipendenti dell’azienda che ha in gestione il servizio ad Andria.

Siamo sempre nella stessa eterna condizione di disastro. Al posto di chi ha amministrato la città negli ultimi dieci anni chiederei scusa alle famiglie di questi 16 dipendenti. Il Comune e la Regione hanno coperto finora i costi del servizio anche in questo periodo di lockdown, ma la situazione è drammatica. Chi prenderà in gestione la cosa, per la parte politica, dovrà dare nuova linfa, nuova programmazione e nuove (e altre) garanzie sul futuro.

Eppure, il silenzio regna sovrano. Il 13 marzo era stata fissata una riunione presso l’Assessorato dei trasporti regionale per avere risposte sul trasporto pubblico locale di Andria. A causa dell’emergenza Coronavirus la riunione è stata rinviata a data da destinarsi. Due settimane fa ho richiesto nuovamente alla Regione un’altra data. Nessuna risposta. Non è il momento di trincerarsi dietro i silenzi. C’è anche in ballo la questione degli abbonamenti: saranno prorogati o rimborsati?

Altra garanzia per la ripartenza saranno i controlli sulle misure di sicurezza dei dipendenti e dei viaggiatori. Non vedo informazioni sulle misure messe in campo, sulle sanificazioni. Come saranno gestiti gli autobus e i treni? Come saranno ripartiti i posti? Come possiamo tornare a fidarci del trasporto pubblico se non abbiamo notizie che possano rassicurare gli utenti? Non si può andare avanti così. Dobbiamo ripartire e lo faremo. Ma la fiducia nella gestione del servizio e sui controlli delle istituzioni deve essere condizione fondamentale».

Così in una nota la consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari