Nota del presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.

«In Puglia abbiamo due questioni molto rilevanti: una è il tasso di mortalità Covid-19, che imporrebbe a qualcuno di riflettere su eventuali errori strategici nella lotta al virus; l’altra è l’indice di contagio, per il quale la nostra Regione è al secondo posto dopo il Molise. La Lombardia viene molto dopo. Emiliano, però, questi dati non solo non li vuole considerare, ma ha preso l’abitudine di farci rispondere dal prof. Lopalco o dal Capo del Dipartimento. Come se dovessimo provare soggezione come gli scolaretti davanti alla maestra. Non è così! Non è così perché la scienza fa il suo lavoro, ma il primato decisionale spetta alla politica. E quando ci diciamo allarmati dal tasso di mortalità e di contagio nella nostra Regione, pensiamo che – forse – la strategia di intervenire solo sui sintomatici, quando ormai il quadro clinico è peggiorato, non è una strategia che convince. Non è possibile centellinare i tamponi, quando ormai è chiaro a tutti che il pericolo sia negli asintomatici. Ma non è tutto qui. Non è possibile che, ad oggi, le Unità speciali di continuità assistenziale non siano state attivate: si tratta delle equipe medico-infermieristiche che dovrebbero assistere i pazienti Covid in isolamento domiciliare per garantire le cure migliori. Bene, anzi male: le Usca non ci sono e spesso i pazienti meno gravi, che restano a casa, poi vedono peggiorare le loro condizioni e sono costretti al ricovero in ospedale. In tutto ciò, ancora oggi, i medici di medicina generale non hanno i presidi di protezione individuale. Ecco perché è alto il tasso di mortalità e di contagio da noi: perché se aspettiamo di avere situazioni conclamate, poi può essere troppo tardi. In tutto ciò, mentre su questi aspetti il presidente Emiliano pensa di metterci soggezione facendoci rispondere dagli scienziati… lui è ben propenso, invece, a palesarsi in televisione da Barbara D’Urso, che gli sta dando una grande visibilità. E con un cinismo disarmante, ormai alle stelle, chiede di votare il 26 luglio, mettendo a repentaglio persino la sicurezza dei pugliesi. Non concordiamo e non gli consentiremo di subordinare la salute dei nostri cittadini al suo egoismo, che ormai lo ha completamente invaso».