Un gettone di presenza pari a 30 euro a seduta giornaliera, onnicomprensivo di oneri fiscali e previdenziali (se dovuti) e delle spese di viaggio: è il compenso che il Comune di Andria offre ai professionisti che andranno a far parte della costituenda Commissione locale per il paesaggio. Ma gli Ordini professionali degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geometri, e dei Geologi, con una lettera firmata dai rispettivi presidenti Paolo D’Addato, Sebastiano Manta, Saverio Binetti e Salvatore Valletta, invitano il Comune di Andria “a voler porre in atto le azioni finalizzate al riconoscimento del giusto compenso ai membri della Commissione in oggetto”.

E’ bene infatti sottolineare che per rispondere all’Avviso Pubblico per la nomina dei componenti della Commissione Locale per il Paesaggio, è richiesto di essere “soggetti con particolare, pluriennale e qualificata esperienza nella tutela del paesaggio” da dimostrare attraverso un preciso curriculum, ed è naturalmente ben noto il livello di responsabilità gravante su chi viene chiamato a istruire pratiche per concessione di pareri o autorizzazioni in questo delicato settore.

“Premesso che gli Ordini e i Collegi Professionali del nostro territorio – sottolineano i presidenti di questi enti – hanno più volte deliberato di non diffondere e pubblicizzare tra i propri iscritti avvisi privi della previsione di equi compensi per le prestazioni rese, si invita il Comune di Andria a voler porre in atto le azioni finalizzate al riconoscimento del giusto compenso ai membri della Commissione in oggetto”.

A supporto di tale invito, i quattro segnalano che “è principio noto e recepito anche dalla Corte dei Conti, che i liberi professionisti chiamati a fare parte di Commissioni o organi collegiali pubblici sono legati al Comune da un rapporto assimilato a quello del funzionario ordinario, per cui tale attività implica l’obbligo di attribuzione di un congruo compenso, oltre la rifusione delle spese vive per la partecipazione alle sedute dell’organo tecnico-consultivo”.

Dunque il criterio di riconoscere “irrisori rimborsi, ovvero di prevederne uno di misera entità, oltre che ad essere del tutto inaccettabile, palesemente anticoncorrenziale e di dispregio alla qualificata esperienza che si richiede, risulta anche in contrasto con quanto disciplinato dalla Legge del 4 dicembre 2017 n. 172, che ha previsto che i professionisti ricevano un compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, e alla legge di Bilancio 2018 che ha chiarito che un compenso, per essere considerato equo, deve essere obbligatoriamente determinato sulla base del Decreto Parametri”. E il gettone di 30 euro a titolo di rimborso spese, a seduta giornaliera, onnicomprensivo (oneri fiscali e previdenziali se dovuti, spese di viaggio) previsto nell’avviso pubblico per la nomina dei componenti della Commissione paesaggistica del Comune di Andria non sembra avere quei requisiti, e gli Ordini professionali invitano il Commissario Prefettizio a “procedere ad una rettifica del bando secondo quanto richiesto”.