Era ricercato dal gennaio scorso, da quando era riuscito a sfuggire all’arresto nel corso di una vasta operazione antidroga. Braccato dalle Forze dell’Ordine, aveva trovato rifugio in un casolare nelle campagne di Foggia ma i Carabinieri sono riusciti a scoprire il suo nascondiglio.

È finito in manette, dopo oltre un mese di ricerche, il 51enne pregiudicato albanese riuscito a sottrarsi alla cattura nell’ambito di un blitz dei militari che hanno sgominato due pericolose organizzazione italo-albanesi, specializzate nel traffico internazionale di armi e stupefacenti.

22 le persone raggiunte da ordinanze di custodia cautelare (in carcere e ai domiciliari), emesse dal Tribunale di Bari, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia, al termine delle indagini che hanno fatto luce sulle attività illecite dei gruppi criminali, che operavano nell’area a nord del capoluogo.

Grazie a contatti diretti con la Colombia, cocaina purissima sino al 97% arrivava dal Sudamerica, attraverso l’Olanda, direttamente in Puglia, tra le provincia di Foggia e la Bat, per poi essere smistata nelle principali piazze di spaccio di tutto il sud Italia.

Dall’Albania invece arrivavano sulle coste pugliesi ingenti quantitativi di hashish e marijuana, per un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro.

A lungo tenuto d’occhio dai militari, che si erano accorti da qualche giorno della sua presenza nel casolare, il trafficante albanese è stato arrestato nel corso di un blitz eseguito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e delle Unità Cinofile.

Circondato e senza più vie di fuga, il ricercato non ha potuto fare altro che arrendersi, non senza aver tentato di fuggire, come ultimo disperato tentativo, attraverso il tetto del casolare.

L’uomo si trova adesso in carcere: è accusato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.