Un totale di 16 Cardiotocografi di cui 11 da reparto e 5 da trasporto: con 131 mila euro circa la Asl Bt ha ammodernato le unità operative di Ostetricia e Ginecologia, dotandole di nuove e moderne apparecchiature per il monitoraggio fetale. A Barletta ne sono state distribuite 6 di cui 2 mobili, ad Andria 5 di cui 2 mobili e a Bisceglie 4 di cui 1 mobile.

Il cardiotocografo è una apparecchiatura diagnostica che valuta parametri importanti per riscontrare il benessere prenatale del feto, serve per valutarne il battito cardiaco, per rilevare la presenza o l’assenza delle contrazioni uterine e la loro frequenza. In fase di travaglio fornisce inoltre informazioni utili per aiutare i sanitari a capire come gestire al meglio il parto in caso di difficoltà.

«Stiamo investendo sul percorso donna in tutte le strutture ospedaliere e territoriali – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – queste nuove apparecchiature per il monitoraggio di un momento così importante e delicato come quello del travaglio sostituiscono e arricchiscono quelle già in dotazione. Naturalmente offrono la massima qualità possibile di valutazione dei parametri fetali perché possano essere di reale supporto alle attività ostetriche e ginecologiche».

I cardiotocografi acquistati dalla Asl Bt eseguono le indagini cardiotocografiche secondo criteri da protocollo internazionale che garantisce una valutazione obiettiva, numerica e coerente del tracciato. Il software installato, infatti, offre un’indicazione dello stato di salute del feto misurato confrontandolo con il database più recente e più ampio dello stesso tipo, fornendo così una conferma clinica e un supporto ottimale all’esperienza professionale del sanitario per determinare il percorso assistenziale da seguire.

Inoltre i cardiotocografi da trasporto garantiscono che durante il trasferimento della paziente anche in strutture ospedaliere diverse, non si perda nessun tracciato e si mantenga la continuità del monitoraggio; la memoria interna e la funzione di backup consentono di memorizzare e archiviare in modo permanente i tracciati della frequenza cardiaca fetale, in modo da poterli recuperare all’occorrenza. Queste apparecchiature sono anche in grado di misurare la pressione sanguigna della madre.