«Questa mattina apprendiamo la brutta notizia che la cooperativa Trifoglio il 25 novembre sospenderà i servizi. Stiamo parlando di una cooperativa che per 20 anni ha assicurato nella città di Andria assistenza domiciliare educativa a minori, anziani e disabili, centro polivalente, centro diurno, centro famiglie. Stiamo parlando dunque di una realtà che si fa carico delle fasce più deboli della nostra comunità, e che sospende i servizi per i troppi crediti maturati nei confronti del Comune di Andria che non paga ormai da tempo». Inizia così la nota di Antonio Griner del PD e Pasquale Colasuonno de l’Alternativa sulla questione pagamenti delle cooperative sociali.

«È una situazione che va assolutamente scongiurata, anche perché molte altre cooperative sono nella stessa situazione di “Trifoglio”, e l’ente comunale non può permettersi di far morire una parte del mondo produttivo andriese – quello del terzo settore – che assicura posti di lavoro, ma anche cura e assistenza in situazioni delicatissime. Non se lo può permettere tanto più che nelle casse del Comune sono arrivati una decina di giorni fa 15 milioni di euro grazie al fondo di rotazione. Dal nostro punto di vista parte di quei 15 milioni dovrebbero servire nell’immediato a dare respiro a tutte le cooperative che rischiano di fallire. Si badi bene non lo diciamo da oggi. In un nostro intervento pubblico del 4 gennaio 2019 avevamo già segnalato la possibilità che il Comune potesse accedere al fondo di rotazione, e allo stesso tempo avevamo segnalato la necessità, con i soldi ricevuti, di pagare tempestivamente le cooperative sociali. La sospensione del Trifoglio e quella di altre realtà nella stessa situazione, è quindi una situazione ampiamente annunciata. Domani 21 novembre – grazie ai 15 milioni di euro ricevuti – il Comune di Andria si accingerà ad approvare la transazione con Sangalli e Unione Aro per la definizione dell’intera debitoria, per poi procedere con il saldo di 6 mensilità il 27 novembre. Fermo restando l’importanza del servizio che garantisce la Sangalli e la legittimità dei suoi dipendenti ad avere gli stipendi, chiediamo che si tenga conto anche della situazione del Terzo Settore. Anche perché la Sangalli ha una situazione patrimoniale che evidenzia un utile d’esercizio di 1.153.069 euro, come si evince dall’ultimo bilancio approvato. Un utile conseguito anche grazie all’appalto rifiuti del Comune di Andria. Di contro le cooperative sociali non riescono neanche più a far fronte a bollette e affitti. Tutti hanno diritto a vedersi riconosciuto il proprio stipendio, come hanno diritto a non veder fallire per colpe non loro ciò in cui hanno creduto per anni. Purtroppo siamo di fronte all’ennesimo infausto regalo dell’amministrazione Giorgino e in qualche modo dobbiamo uscirne. Chiediamo al Commissario Tufariello di farlo in maniera ponderata, tenendo conto di tutti i settori del mondo produttivo andriese, un mondo che si regge su un delicato equilibrio e che andrebbe incontro a danni gravissimi se collassasse una delle sue parti».