Da Vallo della Lucania a Vallo della Lucania, dalla Gelbison alla Gelbison. Un anno dopo, la Fidelis Andria riparte dallo stesso avversario che l’aveva accolta nel settembre 2018, suo malgrado, al ritorno in Serie D. Scherzi del calendario 2019/2020, che per i biancoazzurri ha offerto lo stesso punto di partenza della scorsa stagione.

1 settembre 2019. Start di un percorso che nasce con ben altre premesse rispetto all’annata precedente, avviata in evidente ritardo per il fallimento estivo e con una squadra costruita in corso d’opera. Come quella che esordì in campionato, appunto. Finì 2-0 per i padroni di casa, che stesero la Fidelis  nel secondo tempo: prima con Romanelli al 54′, che correggeva di testa un calcio di punizione battuto da Cammarota; poi con lo stesso Cammarota su conclusione dal limite dell’area al 70’. La Fidelis, evidentemente indietro a livello di condizione, oltre che dal punto di visto tecnico-tattico, fece registrare  un passo indietro (fisiologico) rispetto al match di Coppa italia Serie D disputato contro il Fasano due settimane prima. Fu il primo passo, falso, di una stagione comunque sorprendente e vissuta ben al di lá delle attese, con i playoff persi solo all’ultima giornata. Di quella squadra gli unici superstiti sono Zingaro, Cipolletta, Petruccelli e Cristaldi, quest’ultimo subentrato in corso d’opera nella prima della serie D 2018/2019.

Oggi sono parte di una rosa allestita senza strafare, ma con profili di livello per la categoria. Da Kosnic a Palumbo, passando per Banegas e Palazzo. Anche la guida tecnica è diversa, con il burrascoso passaggio da Alessandro Potenza a Giancarlo Favarin. Sarà il condottiero toscano a guidare i suoi nell’esordio di Vallo della Lucania. Confidando in un esito diverso,  per partire con il piede giusto.