Una nota a firma dell’associazione politico-culturale “L’Alternativa”, per denunciare un fatto che se fosse vero costituirebbe un grave precedente.

«Ci è stato riferito da alcuni presenti che lunedì pomeriggio in una scuola di Andria si è tenuto uno strano collegio docenti. Nello specifico la scuola è l’Istituto Aldo Moro di piazzale Mariano, e pare che a un certo punto mentre si discuteva di programmi, libri di testo, alunni, lì, davanti ai docenti riuniti, sia comparso l’ex sindaco Giorgino. Sì proprio lui, il sindaco dei debiti. Il sindaco che quando le mamme andarono a trovarlo per protestare contro il caro mensa non solo non diede risposte, non solo non si fece trovare, ma chiuse le porte di Palazzo di Città con un catenaccio. Sembra che ieri, vincendo la naturale riluttanza verso il mondo scolastico, sia stato egli stesso a recarsi nel plesso, previa autorizzazione della dirigente scolastica ovviamente. E a fare cosa? Dai racconti dei presenti sembra che l’ex sindaco fosse lì per rassicurare gli insegnanti che i progetti avviati sarebbero andati avanti nonostante la sua caduta. Permetteteci di dire che l’episodio suona alquanto surreale. Un ex primo cittadino che casca in un collegio docenti colto da un’improvvisa foga di dare rassicurazioni?! Qualche domanda sorge spontanea, soprattutto se si tiene conto che la dirigente scolastica dell’istituto in questione risulta essere sorella di un ex assessore della giunta Giorgino. A che titolo la dirigente scolastica ha invitato un politico a parlare in una scuola pubblica, durante un incontro privato (un incontro peraltro di lavoro, fondamentale per il corso didattico) a pochi giorni dal voto? E se proprio era necessario rassicurare i docenti circa il futuro dei progetti avviati, perché invitare Giorgino che non è più sindaco ed è apertamente in campagna elettorale per la Lega, invece del commissario prefettizio, dott. Tufariello, figura politicamente neutra e nel pieno delle funzioni da primo cittadino? Mettiamo che il dott. Tufariello fosse impegnato: perché non convocare la dott.ssa Porro, sua delegata, o i dirigenti comunali preposti? Speriamo che qualcuno risponda a queste domande o che smentisca l’accaduto, altrimenti la cosa potrebbe costituire un precedente davvero grave e toccherebbe quantomeno coinvolgere l’ufficio scolastico regionale su quanto successo».