I rimpianti sono l’eredità più dolorosa lasciata in dote dalla sconfitta di Altamura, quel 3-0 che ha estromesso la Fidelis Andria dai playoff e ha costretto i biancoazzurri a chiudere il campionato in sesta posizione, a -3 dall’accoppiata Bitonto-Savoia. Ciro Cipolletta, capitano in pectore della Fidelis, non fa fatica ad ammetterlo. Arrivato come fedelissimo di Alessandro Potenza, è toccato a lui guidare una delle difese meno battute del torneo, colpita 3 volte nell’ultimo turno, in un ko al quale il difensore di Torre del Greco ha assistito dalla tribuna a causa di una squalifica. Eppure nemmeno una vittoria al “D’Angelo” avrebbe consegnato alla Fidelis Andria gli spareggi promozione: in caso di arrivo a tre con Bitonto e Savoia, il Leone avrebbe pagato la peggiore classifica avulsa.

Al netto dell’amarezza per il mancato coronamento di una stagione comunque esaltante, per Cipolletta il voto da assegnare alla Fidelis 2018/2019 è molto alto. Gli applausi incassati dagli oltre 600 tifosi che hanno seguito la squadra ad Altamura a fine partita sono la base dalla quale ripartire, programmando la prossima stagione senza corse contro il tempo, come invece avvenuto nella scorsa estate. Per Cipolletta e compagni, ora sarà momento di riposo. Strizzando però l’occhio al futuro, per il quale il centrale 23enne ha una speranza, neanche tanto nascosta.

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