Il coordinamento per i diritti umani della Bat sarà un anello di quella grande catena immaginaria che si formerà questi pomeriggio a Bari per i 47 migranti della Sea Whatch da 12 giorni al largo. L’hashtag della manifestazione, che è poi quasi un imperativo dalle ragioni fortemente umanitarie, è #fateliscendere.

«In questo momento storico Bari, porta d’Oriente e porta sul mondo, non può restare in silenzio di fronte a quanto sta avvenendo a Siracusa, davanti al ricatto del Governo sulla pelle degli ultimi e alla risposta popolare che chiede un’azione di umanità verso chi soffre innocente», dicono dalla Cgil di Bari. Ed è così che anche dalla Bat una delegazione si unirà simbolicamente alla manifestazione che si svolgerà a Siracusa con la presenza di Maurizio Landini, segretario generale CGIL partecipando questo pomeriggio, mercoledì 30 gennaio alle ore 17, presso il fortino di Sant’Antonio al flash-mob unitario di Cgill, Cisl e Uil aperto a tutte le adesioni.

«Non si può restare indifferenti rispetto a quanto sta accadendo in queste ore, il ricordo va immediatamente alle parole di don Tonino Bello: la Puglia arca di pace, non arco di guerra. Se è così noi pugliesi dobbiamo prendere posizioni e dire esattamente da che parte stiamo», dicono dal coordinamento.

Inoltre, nei prossimi giorni si terrà l’incontro con il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, insieme ai sindacati del capoluogo pugliese per spiegare le ragioni del coordinamento contro il decreto Salvini ed invitare anche lo stesso Decaro non alla disobbedienza al dl sicurezza ma all’obbedienza alla Costituzione italiana.