Una serata diversa per la collinetta dove è ubicato Castel del Monte. Una serata con circa un migliaio di presenze per il concerto di Nina Zilli. Una serata per promuovere in modo più giovanile un maniero che può vantare numeri già importantissimi di visitatori durante l’anno. Tutto perfetto? Purtroppo no. Ed il risveglio è stato amaro. Un risveglio fatto di un coro di proteste con tanto di foto, video e lettere di denuncia.

Al mattino, infatti, quello che è rimasto proprio nel cortile esterno di Castel del Monte e nelle immediate vicinanza è uno stuolo di rifiuti di ogni genere. Carte, fascette, bibite e quant’altro potesse esserci oltre alle transenne abbandonate in modo indiscriminato sul perimetro esterno del maniero federiciano, lo ricordiamo, patrimonio dell’Unesco. Al mattino il coro di proteste è tutto dei turisti stranieri e non giunti, come ogni giorno, in questa particolare e florida stagione di visite, per Castel del Monte. «Non si può violare un patrimonio mondiale simbolo di cultura e storia in questo modo», ci hanno scritto diversi turisti come anche «E’ impossibile che nessuno questa mattina abbia provveduto a pulire questo schifo». «Come deturpare un luogo meraviglioso, non ci torneremo».

Lamentele di ogni tipo raccolte immediatamente dall’assessore alla Polizia Locale, Pierpaolo Matera che ci informa di come ci fosse un «indirizzo specifico all’ufficio SUAP per chi organizza concerti a pagamento su aree pubbliche e cioè l’obbligo di ripulire. L’organizzatore è inadempiente – spiega Matera – e sarà sanzionato pesantemente!». Tuttavia, restano diverse certezze e considerazioni: bene l’eventuale attività sanzionatoria ma decisamente male l’assoluta mancanza di pulizia in quel luogo domenica mattina. Bene il concerto alle pendici di Castel del Monte (ottima idea promozionale per il territorio), male la cornice pratica degli enti coinvolti. La capacità di reazione e coordinamento, purtroppo, fanno spesso la differenza in luoghi che possono attrarre centinaia di migliaia di persone ogni anno.