La Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie e Marittime (Digifema) ha reso pubblica la Relazione di indagine sulla collisione fra treni avvenuta il 12.07.2016 tra le stazioni di Andria e Corato, già anticipata a parenti delle vittime e feriti nei primi giorni del mese di dicembre. L’indagine è stata svolta da una Commissione indipendente composta da tre membri interni all’Amministrazione e da un membro esterno iscritto allo speciale albo degli investigatori ferroviari. Come previsto dalle norme nazionali e comunitarie, l’indagine non ha l’obiettivo di individuare responsabilità, ma di identificare le cause al fine di emanare raccomandazioni che migliorino la sicurezza del sistema e riducano la probabilità di incidenti simili in futuro.

Nell’indagine è stata ricostruita la catena degli eventi che si sono verificati e sono state individuate due cause dirette (relative alle procedure di sicurezza), otto cause indirette (prevalentemente ascrivibili a utilizzo di procedure euristiche, non efficacia della formazione del personale e dei sistemi di verifica sul mantenimento della stessa, organizzazione e ambiente di lavoro non ottimali) e una causa a monte (relativa al quadro normativo vigente all’epoca dell’incidente). La Direzione evidenzia che, stando alle modalità con cui vengono redatte le relazioni d’indagine in ossequio alle prassi internazionali basate sul modello di Reason, nessuna delle undici concause, presa singolarmente, avrebbe portato all’incidente.

La Digifema, recependo integralmente le conclusioni della Commissione d’indagine, e che ha audito, nell’ambito del procedimento, le parti coinvolte, ha quindi emanato sette raccomandazioni volte a ridurre la probabilità che si ripetano simili incidenti. Va segnalato che a oggi il Ministero ha compiuto il passaggio delle linee ferroviarie interconnesse sotto il controllo dell’Ansf-Agenzia nazionale della Sicurezza ferroviaria, che a partire dal 2019 tale passaggio avverrà anche per le linee isolate e che la raccomandazione 3 è stata già parzialmente applicata dal legislatore con l’art.15 ter, comma 4., del decreto-legge 148/2017 come convertito dalla legge 172/2017, che assegna alla Digifema i compiti investigativi su tutti i sistemi di trasporto ad impianti fissi (tutte le ferrovie, metropolitane, tram, impianti a fune, ecc.), con conseguente obbligo per i gestori di trasmettere le informazioni sugli inconvenienti, potenziali precursori di incidenti più gravi.