E’ stato approvato dalla Giunta Comunale di Andria nei giorni scorsi, il Bilancio di Previsione del 2017 da sottoporre al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva entro il 31 marzo prossimo. Ma a tener banco è senza ombra di dubbio una situazione che, se risolta positivamente, sarebbe una essenziale iniezione di fiducia e liquidità nelle casse del Comune di Andria.

Stiamo parlando, prima di entrare nel dettaglio delle voci approvate nel previsionale, della questione contenzionso Italgas-Comune di Andria, una questione che va avanti da circa dodici anni e cioè dal 2005. Nel 1973, infatti, l’Italgas ha avuto la concessione per la posa e la distribuzione del gas in città con contratto trentennale scaduto proprio nel 2003. Qui iniziano i problemi: le due parti, infatti, si sono rivolte ad un Collegio Arbitrale che il 1 giugno 2004 ha sentenziato che il termine ultimo del rapporto tra le parti era stabilito il 31 dicembre 2005 per varie modifiche legislative e stabilendo anche che a quella data l’intera rete distributiva del gas sarebbe stata acquisita gratuitamente al patrimonio del Comune di Andria. Dopo l’esecutività del lodo arbitrale data dal Tribunale di Trani, lo stesso Comune di Andria ha trascritto nei propri registri immobiliari la proprietà degli impianti. Alla data di fine 2005 la stessa Italgas ha continuato a gestire il servizio e le parti si sono accordate per la gestione del servizio, senza gara ad evidenza pubblica, sino al 21 giugno 2012. Chiarito il tempo di gestione degli impianti, il Comune di Andria nel 2009, con una determina dirigenziale del 20 marzo 2009 dell’allora Amministrazione Zaccaro, per ufficializzare lo schema integrativo della convenzione tra le parti, richiedeva un canone annuale di fitto degli impianti ma l’Italgas ha presentato immediato ricorso al TAR.

Da qui una lunga querelle giudiziaria che ha contrapposto le parti e nel frattempo il Comune di Andria ha posto ciclicamente in bilancio una quota destinata proprio al fitto della rete del gas. Al 31 dicembre 2016 le somme da introitare da Italgas, secondo il Comune di Andria, ammontano ad oltre 18milioni di euro ma per arrivare ad una rapida soluzione lo stesso ente ha proposta una transazione ad Italgas vista la necessità di arrivare all’indizione di una gara per la distribuzione del gas naturale da effettuarsi entro aprile. La proposta transattiva dell’ente è di 10milioni di euro per una vicenda che dovrà risolversi nelle prossime settimane.

Per quel che riguarda il previsionale, invece, si tratta di un bilancio piuttosto consolidato e realizzato, come dichiarato dal Sindaco Nicola Giorgino, sul riscosso. Dai tributi, infatti, sono stati previsti 55 milioni di euro mentre per i trasferimenti statali poco più di 5 milioni. Vendita di beni e servizi oltre alla gestione per un totale di circa 18 milioni di euro sino ad arrivare al controllo del territorio ed alle sanzioni che nel previsionale sono da circa 1 milione e 600 mila euro. Le entrate da alienazioni sono pari a 5 milioni e mezzo mentre rimborsi ed altre entrate correnti o in conto capitale superano i 4 milioni di euro. Nello specifico le entrate di spesa corrente riveniente dai tributi contano in circa 14milioni e 800 mila euro per quel che riguarda l’IMU mentre quasi 5 milioni per la Tasi ed altrettanti 5 milioni per l’Irpef. La Tari, che non incide sul bilancio perchè è posto sia in entrata che in uscita, arriva sino a 15milioni e 821mila euro. Per questo tributo, come ha spiegato lo stesso Giorgino, è stato previsto un’ampliamento della base imponibile perchè sono state censite altre utenze sia domestiche che non domestiche.

Per quel che concerne la spesa, invece, ulteriori piccoli tagli ma nessuno, come ha rivendicato Giorgino, ai servizi sociali. Assistenza ai minori con le convenzioni con le scuole paritarie ma anche servizi di intervento di carattere ambientale. Le nuove piccole riduzioni sono in altri capitoli ma resta immutato il fondo per permettere di realizzare eventi sportivi, culturali e di promozione. Appostato anche il fondo di dubbia esigibilità che conta circa 6 milioni di euro. Quasi tre i milioni di euro già corrisposti per debiti fuori bilancio pregressi e riferibili nella quasi totalità a maggiori indennità rivenienti da espropri. Su questa voce di bilancio, ha ricordato il Sindaco Giorgino, si va verso la conclusione delle transazioni e nel previsionale per il triennio vi sono appostati poco più di due milioni di euro.