Se una strada non è pubblica bensì privata come mai i residenti di quelle vie devono regolarmente corrispondere le tasse comunali sui servizi e, banalmente, i tributi sui passi carrabili e le sanzioni comminate dalle autorità competenti? E’ con questa semplice domanda che diversi residenti di due vie cittadine di Andria, ci hanno accolto per spiegarci una situazione che ha del paradossale e che, difatto, ha una soluzione già nei fatti. Via Gerusalemme e via Sofia, due strade nate negli anni ’90 grazie a diverse lottizzazioni definite esattamente nel 1993 e mai completate sino in fondo se è vero che dagli uffici comunali ci dicono che quelle due vie risultano ancora private e mai acquisite a patrimonio.

Da 24 anni, insomma, su quelle vie l’ente ha regolarmente installato segnaletica stradale, ha riscosso le tasse, ha applicato multe, ha permesso di far costruire una struttura di assistenza sanitaria ed una chiesa, ma non ha mai effettuato un intervento manutentivo della sede stradale e dei marciapiedi. Ora i residenti non ci stanno più e chiedono senza mezzi termini all’ente di «restituire i 24 anni di tasse ed altro versato da chi abita in quelle strade». In alternativa, i residenti stessi, parlano di possibile estrema ratio e cioè quella di chiudere con due cancelli gli accessi alle vie stesse. Una naturale provocazione, per far emergere però la problematica nata per il totale abbandono della sede stradale e dei marciapiedi ma anche a seguito dei lavori che sono in corso di svolgimenti tra via Bisceglie e via Maraldo.

Proprio tra via Bisceglie e via Gerusalemme, infatti, vi è una piccola aiuola spartitraffico che, secondo il progetto dei lavori di sistemazione dell’area, sarà eliminata assieme alle palme che vi sorgono. Quell’area farebbe parte della stessa lottizzazione anche se i residenti ci spiegano come, sembrerebbe, che proprio lo scorso anno vi sia stata una formale cessione di quell’area dopo 23 anni. «Non crediamo sia necessario fare atti particolari per definire queste due strade pubbliche – ci dicono ancora i residenti – lo sono difatto perchè qui le tasse vengono pagate e perchè l’ente già ne dispone a suo uso e consumo. Se non vi è stata una formale cessione 24 anni fa è un problema che non ci riguarda ed a cui l’ente deve porre rimedio rapidamente e senza indugiare. Chiediamo semplicemente che queste due vie non siano dimenticate e che gli uffici non ci rispondano sempre la solita cosa che queste sono strade private».

La recente nevicata ma anche il deterioramento degli anni e la scelta degli alberi nelle due vie, hanno creato e stanno creando non pochi disagi ai cittadini. Diverse le cadute già accadute di cittadini e residenti ed è davvero complesso circolare con le auto su un manto stradale che in molti punti ha ceduto di diversi metri o marciapiedi in cui è sconsigliabile transitare. Più che rabbia, in realtà, qui ci dicono che serve chiarire al più presto la vicenda da parte degli uffici competenti e serve agire sul quartiere per evitare che vi siano ancora altre gravi problematiche tra cui infiltrazioni nei condomini e danni alle attività commerciali della zona dovuti alle piogge.