Cambia l’iter alla ricerca di una maggiore trasparenza degli atti. Riparte il processo burocratico per rilasciare il “permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici per la realizzazione di un’opera di interesse pubblico” del Comune di Andria per la nuova Caserma dei Carabinieri di Andria nella zone compresa tra via Paganini, via Di Ceglie e via Perosi. Il progetto che ha già un ok da parte del Ministero, è stato immaginato da un privato ed in particolare dalla Nimar srl che ha chiesto nel 2014 la possibilità di costruire in quella zona della Città di Andria ricompresa, nel piano regolatore, in una zona F1/F5.

Ed è proprio sulla tipizzazione dell’area e sulle procedure attuate che già nel marzo di quest’anno vi è stata un’ampia discussione in Consiglio Comunale che portò a tante polemiche e molte prese di posizione sino al rinvio della discussione e dell’approvazione del punto all’ordine del giorno. L’approdo in consiglio comunale, il 7 marzo scorso, sarebbe dovuto essere l’ultimo atto propedeutico al sostanziale avvio dei lavori da parte dell’azienda privata che, nel frattempo, già nel novembre del 2015 aveva ricevuto il via libera da parte del Ministero dell’Interno per il finanziamento del fitto da corrispondere per la nuova Caserma.

Ora si riparte sostanzialmente dal “via”, alla ricerca di maggiore trasparenza possibile (vedasi la pubblicazione in home page sul sito istituzionale del Comune di Andria del nuovo avvio del procedimento) per la concessione del permesso visto che in pratica bisogna ripartire da zero dopo oltre due anni dalla richiesta dell’azienda privata. Il progetto, è giusto ricordarlo, prevede la realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri su di un’area da 3.800 mq con, oltre alla struttura militare principale, anche una palazzina formata da alloggi per i Carabinieri.

Il neo dirigente dello Sportello Unico dell’Edilizia, l’Ing. Felice Piscitelli, nel frattempo ha nominato il neo Responsabile del Procedimento.