La città di Andria attende con ansia il prodigio della Sacra Spina e la Diocesi ha organizzato nei minimi dettagli quella che sarà la giornata di venerdì 25 marzo.

Venerdì mattina la reliquia della Sacra Spina sarà esposta nella cappella di San Riccardo sul sarcofago in legno dorato dove anticamente erano poste le ossa del Santo Patrono. La Chiesa Cattedrale sarà aperta alle ore 7.00 allorquando inizierà l’osservazione da parte dei Canonici e dei componenti della Commissione Scientifica e Pastorale che saranno tenuti a relazionare ad ogni cambio di un’ora circa.

Dalle ore 8.00 alle ore 23.00 si terranno momenti di preghiera guidati e alle ore 9.00 la Celebrazione della Liturgia delle Ore. Alle ore 17.00 Mons. Raffaele Calabro presiederà la Celebrazione della Passione del Signore e alle ore 19.30, in Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza Catuma), la Via Crucis che sostituirà la tradizionale Processione dei Misteri, e durante la quale non mancherà il ricordo per le vittime di Bruxelles e della ferocia umana. Per l’intera giornata alcuni sacerdoti saranno disponibili in Cattedrale per le confessioni.

I fedeli potranno accedere in Cattedrale attraverso due diversi ingressi. Dalla porta laterale sinistra entreranno coloro che vorranno transitare dinanzi alla Sacra Spina e sostare per qualche istante. Dalla porta laterale destra (Porta Santa) entreranno coloro che vorranno fermarsi in Cattedrale per la preghiera e/o accostarsi al Sacramento della Confessione. Per favorire la preghiera personale la Cattedrale resterà aperta tutta la notte.

Sarà assicurata per buona parte della giornata la diretta su Teledehon, sul canale 190 e sul portale AndriaViva, mentre due maxischermi saranno posizionati rispettivamente in Piazza Duomo e Piazza Vittorio Emanuele II. Ci sarà una telecamera fissa sulla Sacra Spina. Sarà allestita, presso la Curia Vescovile, la Sala Stampa dove si potranno, da parte dei giornalisti accreditati, scaricare da un server tutte le immagini. Oltre alle tv locali saranno presenti le telecamere di Rai 2, mentre sempre domani 25 marzo alle ore 15.00 andrà in onda su Rai 1, all’interno del programma “A sua immagine” un servizio sulla nostra Sacra Spina, registrato nei giorni scorsi. Anche TV 2000 seguirà l’evento e in particolare sono previsti ampi collegamenti in diretta dalle ore 8.00 alle ore 10.30.

Volontari di diverse aggregazioni laicali garantiranno il servizio d’ordine agendo d’intesa con le numerose forze dell’ordine che saranno presenti. Si annuncia la presenza di gruppi di fedeli provenienti da paesi limitrofi e lontani. Prevista anche la partecipazione di Autorità religiose e pubbliche provenienti da fuori diocesi. Un punto vendita del francobollo emesso per l’occasione dalle Poste Italiane, delle medaglie commemorative, delle mappe della Sacra Spina nonché di ricordi vari, sarà predisposto presso la sede della Confraternita del Santissimo, in Piazza Vittorio Emanuele II, n.27.

La comunità diocesana si è preparata a vivere la giornata di venerdì 25 marzo con un Anno Giubilare della Sacra Spina finalizzato a rinvigorire la fede e crescere nella carità. Tante sono state le iniziative e tutte molto partecipate in un clima di preghiera e di autentico raccoglimento. Prosegue inoltre la raccolta fondi per la costruzione della Cappella dell’Ecce Homo nella diocesi di Edea (Camerun) gemellata con la diocesi.

«L’idea che vi è alla base è molto semplice: come la Sacra Spina è stato un dono per la nostra Chiesa, così vogliamo realizzare un dono per un’altra comunità in modo tale che la fede possa essere tramandata e possa generare altri figli alla Chiesa – scrive Don Gianni Massaro, presidente della Commissione Sacra Spina. Tutti coloro che vorranno ancora dare il proprio contributo potranno versarlo in un anfora collocata in Cattedrale. L’evento del prodigio della Sacra Spina che attendiamo con emozione e fervore non deve affatto indurci a cadere in forme di sensazionalismo o di curiosità eccessiva. Il prodigio è un segno gratuito della misericordia di Dio. Pur senza appartenere alla schiera di coloro che chiedono ed esigono segni, stigmatizzati da Gesù nel Vangelo come “generazione perversa”, siamo aperti al prodigio, se piacerà al Signore sempre libero e sovrano, nella consapevolezza che esso è un di più che valorizza ma non sostituisce l’essenza della fede e della sequela».