La Polizia di Stato scende in campo insieme a Baci Perugina, con un solo obiettivo: «rendere la rete sempre più sicura per evitare che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete».

Venerdì 4 marzo 2016, patrocinato dal Comune di Andria, si terrà nell’Auditorium dell’Istituto Superiore I.I.S.S. “R. Lotti Umberto I”, la suggestiva rappresentazione teatrale “Like – Storie di vita online” sul delicato tema del cyberbullismo che va ad integrarsi con la campagna educativa itinerante “Una vita da social” alla sua 3^ edizione. Saranno coinvolti oltre 400 studenti degli istituti superiori.

L’obiettivo dello spettacolo, infatti, è quello di prevenire episodi di cyberbullismo, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della parola. La collaborazione con Baci Perugina ha dato vita all’iniziativa #UNAPAROLAEUNBACIO che combatte le insidie del web sensibilizzandone l’utilizzo.

#UNAPAROLAEUNBACIO è infatti anche l’hashtag con il quale, nell’ambito della rappresentazione teatrale, gli studenti potranno lanciare e condividere sui social il loro messaggio d’amore contro il cyberbullismo. Questo per dimostrare che un uso positivo della rete è fondamentale e la sensibilizzazione diventa di primaria importanza.

«Quello del cyberbullismo è un fenomeno ancora più odioso della “prevaricazione del branco” – afferma il Sig. Questore di Bari Dr. Antonio De Iesu – perché chi ne è l’autore sfrutta l’anonimato della rete per molestare e sopraffare la sua vittima e, facendosi scudo di questo anonimato, perde spesso remore e freni. Inoltre, la derisione e l’insulto via web è “globale”, supera le coordinate spazio temporali ed espone la vittima all’isolamento e all’emarginazione».

Nel 2015 il Ministero della Pubblica Istruzione, per arginare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo, ha pubblicato le nuove linee guida che prevedono, tra l’altro, interventi mirati alla prevenzione del fenomeno attraverso incontri educativi di “web sicuro” con i ragazzi e la formazione degli insegnanti.