Un furto fulmineo, avvenuto sotto gli occhi increduli di chi, anche tra i rami di un albero, lavora per costruire una seconda possibilità. Questa mattina, presso la Masseria San Vittore, sede del progetto di giustizia riparativa “Senza Sbarre” della Diocesi di Andria, è stata rubata una motosega utilizzata durante i lavori di potatura dell’uliveto.

Il furto si è consumato in pochi istanti: mentre un giovane della comunità, impegnato nella potatura dei rami infruttiferi, si trovava sull’albero, un ragazzo si è avvicinato rapidamente, ha afferrato l’attrezzo da lavoro e si è dato alla fuga. Inutili i tentativi del potatore di fermarlo: il ladro è riuscito a far perdere le proprie tracce.

La motosega era stata donata da un benefattore e rappresentava uno strumento essenziale per le attività agricole della comunità, che si occupa del reinserimento lavorativo e sociale di detenuti ed ex detenuti, ammessi al percorso alternativo su disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Amareggiato, Don Riccardo Agresti – fondatore del progetto e presente al momento del furto – ha lanciato un accorato appello:
«Non è la prima volta che subiamo furti o atti di vandalismo. Ogni attrezzo sottratto è un danno concreto per la nostra attività e per il cammino di chi cerca riscatto. Invitiamo chi ha commesso il gesto a riconsegnare la motosega. Abbiamo fiducia nella provvidenza e negli amici che continuano a sostenerci», ha dichiarato.

Il furto ha colpito non solo un bene materiale, ma anche un simbolo: quello del lavoro onesto come mezzo di rinascita per persone che hanno scelto di cambiare strada. La speranza ora è che la solidarietà possa, ancora una volta, fare la differenza.