Suono della campanella questa mattina per tutte le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I° grado in città. Un giorno importante per tutti i bambini ed i ragazzi, per loro famiglie, per i docenti e per l’intera comunità scolastica. Con tante novità in itinere, nuovi assetti e certamente dei cambiamenti che richiedono un po’ di pazienza e di collaborazione. A tutti loro il Sindaco Giovanna Bruno ha rivolto il suo augurio. In particolare, ha portato il suo saluto, con tanto di taglio del nastro, all’I.C. “R. Cotugno”, dove è stata inaugurata la prima classe di scuola secondaria di I° grado; è seguito il saluto alla scuola Vaccina, da quest’anno diventato Istituto Comprensivo; ed infine una visita ed un abbraccio ai bambini dell’I.C. “Don Bosco Santo – Manzoni”. Domani 12 settembre la campanella suonerà per tutte le scuole superiori.
Di seguito il messaggio che la Sindaca Giovanna Bruno ha rivolto questa mattina a tutta la comunità per l’avvio del nuovo anno scolastico:
«Cara Scuola, eccoti!
Stamane ti ho visto più gioiosa del solito. Rianimarti di colori, di voci, di movimento.
Ti ho visto in ansia per le novità, felice per i restyling di tanti tuoi spazi, entusiasta al suono della campanella del primo giorno.
Adesso…immergiti in questi nove mesi pieni di tutto.
Mantieni il fascino del tuo essere una signora attempata, saggia e composta.
Ammantati di quella voglia sbarazzina di essere al passo coi tempi, pronta per le nuove sfide, proiettata nel futuro.
Ti ho visto così, mentre i tuoi bimbi e ragazzi ti venivano incontro, tra nuove avventure e vecchi incontri.
Mentre i genitori al tuo ingresso facevano da corona a quei figli che ti affidano, nella certezza che ne avrai paziente ed amorevole cura, come sempre; come da sempre.
Ti vedrò così anche domattina, quando i giovani entreranno nei tuoi ambienti, un po’ scanzonati un po’ emozionati: si stanno preparando a diventare adulti e tu giochi un ruolo fondamentale nella loro crescita.
Ti ho visto desiderosa della collaborazione di tutti, ma davvero di tutti, per poter dare il meglio di te a questa nostra gioventù.
Tu da sola non puoi bastare; né puoi avere continue pressioni, intromissioni, forzature, storture, strumentalizzazioni.
Hai bisogno di fiducia, di intesa, di rispetto.
E noi dobbiamo fare la nostra parte, tutti noi che di te siamo un tassello, in un modo o nell’altro.
Siamo tue pietre…le “pietre vive” dell’educazione.
Ti ho visto così…e ho rivisto un po’ anche me… Ti sono grata per essere stata amica così preziosa nel mio viaggio di formazione.
Buon nuovo anno, cara Scuola».