Ci sono avvocati che attendono anche da oltre 10 anni di ricevere quanto spetta loro per il “gratuito patrocinio”, mentre all’orizzonte si profila un enorme problema legato alla carenza di organico nell’ufficio del Giudice di Pace di Trani dove stanno per andare in pensione ben 3 dei 4 Cancellieri. La paralisi, dunque, è dietro l’angolo.

Sono solo due dei temi affrontati nella prima Assemblea degli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Trani dopo l’insediamento del nuovo Consiglio guidato dal Presidente Francesco Logrieco. Assemblea che si è tenuta presso la Biblioteca storica del Consiglio dell’Ordine ieri pomeriggio, giovedì 16 marzo.

Si tratta di un primissimo appuntamento voluto dal Presidente Logrieco che intende aprire un confronto costante con gli iscritti che vorranno contribuire attivamente alla buona gestione dell’Ordine tranese, sollecitando e ispirando iniziative finalizzate tutte a migliorare la qualità della professione, dalla formazione/aggiornamento ai rapporti con gli uffici giudiziari ed i magistrati.

Il problema più urgente è senza dubbio quello riguardante lo smaltimento dei fascicoli di parte per l’enorme carenza di personale amministrativo dell’ufficio del Giudice di pace di Trani, dove a brevissimo resterà in servizio un solo funzionario. Si tratta, ha spiegato Logrieco, dell’Ufficio verso il quale convergono tutte le sedi del Giudice di Pace soppresse in occasione della riforma delle sedi giudiziarie. Un imbuto nel quale rischiano di restare intrappolati anche giudizi penali pendenti molto delicati.

E a proposito di imbuti, l’altro problema che merita l’attenzione di tutti gli avvocati del Foro di Trani e degli organismi di rappresentanza, è quello costituito dalla liquidazione dei compensi maturati per l’esercizio del “gratuito patrocinio”. Una lentezza dei pagamenti esasperante che può anche, in taluni casi, superare i 10 anni a causa delle difficoltà di organico sia all’interno del competente ufficio del Tribunale che all’interno del relativo ufficio dell’Agenzia delle entrate.

Il Presidente Logrieco, in proposito, non esclude l’ipotesi di rivolgersi direttamente al Ministero della Giustizia per rendere noto il malessere dei professionisti del Foro di Trani.

Ma l’incontro di ieri è servito anche per annunciare che la riforma Cartabia sarà oggetto di seminari suddivisi in sette moduli di taglio pratico che partiranno a brevissimo.

È stata riaperta la Biblioteca Storica, al fine di consentire ai colleghi di avere uno spazio dove trattenersi per lo studio e per favorire uno spirito di coesione e aggregazione. Mentre, si è provveduto a snellire il protocollo dell’opinamento dei pareri richiesti dai colleghi.

Particolare attenzione ha rivolto parlando dell’OCC, l’Organismo gestito insieme all’Ordine dei Commercialisti che affronta quotidianamente il tema del sovraindebitamento e che necessita di monitoraggio e ristrutturazione e dell’Organismo della Mediazione Omt, uno dei primi a sorgere in Italia e che affronta le problematiche legate alla riforma Cartabia e alle più moderne forme di svolgimento delle mediazioni. Ulteriore rilancio merita la Scuola forense, che pur essendo da sempre il fiore all’occhiello dell’ordine di Trani, è sempre al passo per migliorare l’offerta formativa, attraverso corsi di formazione sempre più specializzanti e di taglio tecnico pratico.

Stimolanti gli Interventi dei rappresentanti delle numerose associazioni intervenute che hanno suggerito iniziative, fra le tante di particolare interesse il ripristino della Consulta delle associazioni, anche al fine di razionalizzare l’offerta formativa, i rapporti con magistrati e cancellerie al fine di un accesso più diretto per l’utenza qualificata e di organizzazione dei processi penali nel rispetto dei protocolli per l’organizzazione delle udienze.

Nel corso della adunanza è giunta la tristissima notizia della scomparsa prematura del giovanissimo collega Luca Caruso a cui tutti i presenti hanno dedicato un commosso minuto di raccoglimento.