Le spoglie della piccola Graziella Mansi, da oggi, hanno una nuova dimora all’interno del cimitero di Andria. La bimba, scomparsa a 8 anni in quel nefasto 19 agosto del 2000, accoglierà con il suo tenero sguardo i cittadini all’ingresso della struttura comunale. Per lei è stata realizzata una lapide molto semplice, ma allo stesso tempo significativa: un farfalla che si stacca dalla pietra per spiccare il volo, la foto di Graziella e poi una frase: “Anima bella… librati pura nell’eterna luce. Spiega le tue ali di innocenza dove pace e amore vincono la miseria umana”. La seconda e definitiva sepoltura della piccola è stata accompagnata dalla presenza di cittadini, autorità civili, religiose e militari. Tutti stretti attorno alla famiglia Mansi in un grande abbraccio, tra lacrime e preghiere. I pensieri volano a quella dolce creatura a cui piaceva giocare nella natura e a Castel del Monte, luogo che amava.

L’innocenza spazzata via dal branco composto da cinque andriesi che quel giorno scrissero una delle pagine più drammatiche della storia del territorio. Tutti arrestati, in quattro condannati all’ergastolo, 30 anni per Pasquale Tortora colui il quale, secondo la ricostruzione ufficiale degli inquirenti, avvicinò alla fontana di Castel del Monte e portò nel bosco la piccola Graziella. Un altro di loro, Vincenzo Coratella, si è tolto la vita nel 2008 nel carcere di Lecce dove era detenuto, lasciando bigliettini e lettere nelle quali ha sempre professato la sua innocenza. «Ricordiamo ancora oggi Graziella perché atti di violenza come questa non avvengano mai più», ha commentato il vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi che ha benedetto la nuova dimora di Graziella. Quest’anno avrebbe compiuto 30 anni.

Lo spazio dove riposa Graziella è stato donato alla famiglia dal comune di Andria. Il suo volto innocente accompagnerà i cittadini in visita al cimitero.

Il servizio.