«Ogni settembre l’universitario andriese si alza e sa che dovrà fare almeno 200 km in pullman per ricevere un’istruzione adeguata. Ogni settembre un giovane andriese si alza e sa che dovrà fare 12 ore di treno per ricevere studi migliori» – inizia così il monologo di Cesare Griner, studente andriese che nel lontano 2017 si è trasferito a Torino per gli studi e che negli scorsi giorni ha pubblicato un video sui propri canali social sottolineando la quotidianità degli studenti andriese con le difficoltà che ogni giorno devono affrontare per raggiungere l’Università di Bari o, in caso di fuorisede, le città in cui si studia.

«Un fuorisede è colui che impiega 90 minuti di viaggio, sottolinea, per raggiungere la propria università, Bari ad esempio non è considerata fuori sede, anche se gran parte delle volte il viaggio da Andria al capoluogo dura più di un’ora». E questo lo abbiamo denunciato diverse volte insieme ai disagi che non fanno altro che ritardare lo studio e la partecipazione alle lezioni.

Particolare attenzione anche ai ragazzi che, terminata la scuola superiore, decidono di lasciare il sud, e studiare in altre città, Griner sottolinea che quest’ultimi sono da sempre definiti “codardi, traditori” pur vivendo in una città che non gli appartiene, che non è familiare. «Andria mi conosce, ogni via, ogni palazzo ha conosciuto un capitolo della mia vita. Abbiamo semplicemente intenzione di raccogliere le conoscenze al nord e applicarle al sud».

Un video di pochi minuti che mette in luce quanto vissuto dai giovani andriesi che decidono di lasciare per qualche anno la propria terra per poi ritornare sperando di apportare quanto imparato tra la vie della propria città.

E’ possibile vedere il video cliccando sul link. https://www.instagram.com/tv/ClgSx8PDntq/?utm_source=ig_web_copy_link