Mezz’ora in meno di lavoro al giorno a tutto guadagno della qualità della vita e del tempo da dedicare a sé stessi e alla famiglia. L’iniziativa “Aggiungi tempo alla tua vita”, ovvero la proposta di chiudere anticipatamente gli esercizi commerciali e le attività professionali dalle 20.30 è arrivata direttamente dagli operatori del settore che hanno avvertito l’esigenza di ritagliarsi qualche minuto in più durante la giornata per vivere la socialità o semplicemente leggere un libro in più comodamente seduti sul divano di casa. Sperimentata durante l’emergenza sanitaria, la chiusura anticipata dei negozi e degli studi professionali, è un’idea che è partita dai commercianti aderenti alla Confcommercio, poi presentata all’Assessore alle Attività Produttive, Cesare Troia, e condivisa insieme ai rappresentanti di Unai, Ordine Architetti, Ordine Ingegneri e Collegio Geometri.

“Certo mezz’ora in meno al giorno significa anche un risparmio sulle bollette della luce ma non è questo che ci spinge i commercianti a voler tentare questa via, il loro obiettivo, sacrosanto, diremmo, è quello di poter avere una vita anche oltre la professione e per questo l’idea è stata condivisa anche da architetti, ingegneri, geometri e amministratori di condominio che talvolta cominciano a lavorare proprio nel tardo pomeriggio perché a quell’ora i loro studi si riempiono di clienti. Ci teniamo a precisare che non è un’iniziativa obbligatoria per le attività ma avendo raccolto una esigenza l’abbiamo trasformata in una proposta all’assessorato alle Attività produttive. Anche gli alimentari stanno aderendo, fruttivendoli e macellerie sono pronti a migliorare il proprio tenore di vita. Ringraziamo il Comune di Andria nella persona dell’assessore Troia per aver condiviso la nostra idea”, commenta Claudio Sinisi, presidente della Confcommercio di Andria.

“L’esperienza è stata già sperimentata durante il loockdown per quelle attività essenziali che dovevano restare aperte ed è da lì che ci muoviamo. Naturalmente ora estendiamo l’invito anche a tutte le altre categorie merceologiche e a tutti gli altri ordini professionali perché se riusciamo insieme a cambiare le abitudini di tutti sarà a vantaggio di ciascuno di noi. D’altronde, senza allontanarsi tanto, a Trani per esempio già è così, alle 20.30 si chiudono i negozi e si aprono altri spazi della propria vita”, conclude Sinisi.