«Vuole spiegare al nostro pubblico in cosa consiste la sua proposta di legge?».
«È semplice: dato che in una democrazia il potere viene esercitato dal popolo, questo popolo dovrebbe essere eletto dai cittadini. Altrimenti siamo in un regime».

In due battute tutta l’intelligenza, la satira, il nonsense tutt’altro che insensato di un artista della risata in grado di “congelare” il presente con la sola forza dell’ironia: Saverio Raimondo.

Mercoledì 12 ottobre, alle ore 19:30, l’autore e comico sarà al Museo Diocesano San Riccardo di Andria, in via De Anellis 46 con il suo nuovo, pungente ed esilarante libro dal titolo “Memorie di un elettore riluttante” (Feltrinelli, 2022). L’incontro, ad ingresso gratuito, è organizzato dal Circolo dei Lettori di Andria in collaborazione con la Biblioteca Diocesana San Tommaso D’Aquino, il Presidio del Libro di Andria e il Forum di Formazione all’impegno Politico e Sociale.

Quando allo scoccare della mezzanotte Saverio compie diciott’anni, come in un racconto di
Dickens, viene visitato da un’apparizione che gli conferisce il diritto di voto. “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”: ma da subito lui si dichiara inadeguato, riluttante e scettico nei confronti di questo superpotere. Tuttavia, Saverio cresce e vota, ed ecco che vediamo scorrere gli ultimi vent’anni di politica italiana attraverso gli occhi di un elettore distratto, sempre più (auto)critico verso sé stesso, l’elettorato e il suffragio universale. Fino all’ascesa del populismo, fino alle ultime elezioni politiche e alla conseguente crisi definitiva, quando si chiede: come posso io, semplice elettore, sabotare dall’interno questo sistema votato al disastro? È così che Saverio avanza la proposta di una riforma elettorale rivoluzionaria: democraticizziamo l’elettorato, votandolo. Perché se la democrazia è governo del popolo, non è vera democrazia se non puoi scegliere da quale popolo farti governare! Ma, mentre tenta goffamente di portare avanti la sua proposta, Saverio scopre alcune scottanti verità sulle nuove caste e sui poteri occulti.

Con la sua satira sferzante e paradossale, Saverio Raimondo sovverte luoghi comuni e verità acquisite per riflettere in modo anticonvenzionale, dissacrante e divertente sui diritti e i doveri del popolo sovrano, e sul senso profondo della democrazia.
A tre settimane dalle ultime elezioni sarà l’occasione per ragionare sul nostro ruolo di elettori e per riderci o piangerci su.