Niente più controlli per la temperatura, niente più didattica a distanza per gli studenti positivi, niente più obbligo di mascherine tra i banchi. Sono queste le principali novità emerse dalle linee guida pubblicate dal Ministero dell’istruzione sul rientro a scuola.

Sta, infatti, per suonare la campanella per gli studenti che riprenderanno le lezioni entro metà settembre, una ripresa decisamente diversa da quella degli ultimi due anni. E’ quanto emerge dal vademecum inviato dal Ministero dell’Istruzione agli istituti scolastici in cui sono esplicitate le principali indicazioni per il contrasto alla diffusione del Covid-19.

Tante le novità per il rientro tra i banchi, prime fra tutte non ci sarà più l’obbligo di indossare le mascherine in classe, ad eccezione dei soggetti fragili. Il documento prevede che la permanenza a scuola non sia consentita nei casi in cui i sintomi siano compatibili con il covid, per cui con temperatura corporea superiore ai 37,5° e test positivo.

Diversamente dalle linee guida passate, le nuove disposizioni prevedono che si possa partecipare a lezione seppur raffreddati, con sintomi di “lievi entità” e senza febbre, indossando la mascherina Ffp2.

Il ministero raccomanda inoltre la sanificazione ordinaria delle aule e tempestiva in presenza di casi positivi di modo da prevenire il contagio all’interno degli ambienti scolastici. Altra novità nessuna forma di controllo per accedere ai locali scolastici. In caso di sintomi compatibili con quelli del contagio da covid, gli alunni verranno ospitati in un’area di isolamento all’interno dell’istituto.

Niente più DAD, come detto, per gli studenti positivi, il ministero specifica che la normativa che lo prevedeva ha concluso i propri effetti con la fine dell’anno scolastico 2021/2022. Le scuole non potranno attivare autonomamente la Didattica digitale integrata e i dirigenti scolastici dovranno attenersi a quanto previsto dal ministero. Per il rientro a scuola dei casi confermati è necessario l’esito negativo del test. Insomma una ripresa tra i banchi che sa di normalità dopo due anni particolari per gli studenti pugliesi.