Sono stati arrestati e sottoposti alla misura dei domiciliari i due presunti responsabili della violenta aggressione avvenuta a Lavello, nella notte tra sabato 23 e domenica 24 luglio, ai danni di due musicisti, un andriese ed un coratino, componenti della band London Dry. Quella sera il gruppo musicale si era esibito all’Iguana Cafè, un locale non lontano da stadio e palazzetto di Lavello. Al termine della serata si è innescata un rissa furiosa che sarebbe partita dopo un banale diverbio con il batterista. Impressionanti le immagini raccolte da un telefonino che raccontano di una serie di pugni, violentissimi. Momenti concitati in cui nemmeno l’intervento di altre persone è riuscito a fermare la furia dei due indagati. E poi ancora sediate e calci. Ad avere la peggio è stato Fabrizio Pellegrino, avvocato andriese. Ma la follia dei due aggressori non si è fermata lì. Uno di loro ha preso la proprio auto per poi schiantarla contro quella dei musicisti che si erano riparati in macchina. Frame immortalati da una telecamere di videosorveglianza della zona. Non contenti, il veicolo della band, ormai distrutto, è stato preso a sediate sul parabrezza. Accadimenti che hanno fatto sobbalzare anche l’amministrazione comunale di Lavello che con un post sulla sua pagina Facebook aveva inserito questo fatto come l’ultimo di una serie degna di una “informativa inviata alla prefettura di Potenza e alla compagnia dei Carabinieri di Venosa”. Da allora, tuttavia, nessuna azione contro i presunti responsabili nonostante i fatti fossero documentati dal materiale video, oltre che dalle testimonianze dei diretti interessati e i presenti. Almeno fino a qualche ora fa. A distanza di quasi tre settimane, infatti, la Procura della Repubblica di Potenza ha emesso l’ordinanza degli arresti domiciliari a carico dei due presunti responsabili. L’accusa è di tentato omicidio. La band è composta dai coratini Francesco Tarantini e Sergio Marolla, oltre che dall’andriese Fabrizio Pellegrino che ha avuto certamente la peggio negli attimi concitati della rissa. Travolto dalla furia dei due arrestati sulla soglia del locale insieme a Tarantini. I due, dopo l’aggressione, sono stati medicati all’ospedale di Melfi. Ancora oggi portano i segni di quegli attimi di pura follia.