«Alle soglie dell’approvazione del bilancio di previsione, entro il mese di marzo 2022, l’Amministrazione vorrebbe inserire, nello stesso, entrate fittizie, derivanti dalla riscossione di tributi non dovuti, che mai serviranno, di fatto, a rimpinguare le casse del nostro Comune. Dopo i mancati rimborsi per i tributi locali 2015, con il conseguente proliferare di ricorsi e l’ingiustificato aumento TARI 2021 che tutti abbiamo riscontrato nei relativi avvisi pagamento, adesso tocca all’IMU e alla TASI 2016». Parla il Capogruppo di Forza Italia Andria in Consiglio Comunale Donatella Fracchiolla che pone l’accento su tasse e tributi in vista dell’approvazione del prossimo bilancio di previsione.

«Nelle ultime settimane, infatti, stiamo assistendo alla notifica di avvisi di accertamento riguardanti IMU e TASI 2016, tutti rigorosamente da annullare per errori grossolani – spiega ancora Fracchiolla – Numerosissimi contribuenti si sono visti recapitare avvisi concernenti la richiesta di pagamento su imposte già versate, oppure applicate, erroneamente, alla prima abitazione o alle pertinenze o ad immobili oggetto di variazione in corso d’anno, come compravendita o donazione, oppure ancora su immobili classificati D10, cioè fabbricati rurali strumentali alle attività connesse all’agricoltura. Tutti casi per i quali IMU e quasi sempre anche TASI non sono dovute per legge! Con la conseguenza che i contribuenti, destinatari di tali richieste di pagamento, dovranno, entro il termine di 60 gg, attivarsi, personalmente o a mezzo del proprio consulente, per presentare un’apposita istanza di annullamento in autotutela, per evitare di corrispondere indebitamente somme non dovute! Il tutto aggravato dall’impossibilità di raggiungere telefonicamente un funzionario dell’Ufficio Tributi o, peggio, di affollare il medesimo Ufficio in periodo covid, prendendo appuntamenti di persona o ancora in seguito alle richieste di chiarimento via pec puntualmente inevase!».

«La “migrazione” dei dati nel nuovo programma è risultata fallimentare, perché foriera di errori, di cui quelli sopra richiamati rappresentano solo una parte. L’Ufficio Tributi non è stato ancora riorganizzato come invece promesso a favore di telecamera e l’inefficienza è tale che finanche il miglior assessore al bilancio avrebbe difficoltà ad esercitare il ruolo di controllo politico dell’operato dell’Ufficio. Al netto delle difficoltà – tra le quali anticipiamo le giustificazioni dell’amministrazione richiamando l’emergenza pandemica – ad un anno e mezzo di mandato, la responsabilità di tali gravi disagi è e resta di questa gestione leggera e raffazzonata, a danno sempre e solo dei poveri e ignari cittadini».