Donne in cerchio, studentesse e docenti, insieme ai loro compagni e colleghe, per inaugurare una panchina rossa che resterà stabilmente collocata all’ingresso della sede centrale di Andria: è stato questo il modo di celebrare il 25 novembre, la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, nel CPIA BAT.

La Giornata è stata anticipata da un inteso lavoro curato in particolare dai docenti di lettere che ne hanno illustrato le finalità, hanno stimolato un confronto, hanno guidato un cineforum. Quindi, ieri pomeriggio, le studentesse hanno declamato, a turno e ad alta voce, i diritti delle donne; hanno liberato la necessità di chiedere e portare aiuto; hanno ricordato i numeri da chiamare – a cominciare dal 1522 – perché, come ha detto il dirigente scolastico Farina, «non è possibile che, in un Paese che si dice civile, una donna ogni tre giorni venga assassinata e il più delle volte dal marito, dal fidanzato, dal convivente, …persino dai figli!».

«Il 50% delle violenze che le donne subiscono – ha aggiunto Farina – avvengono in casa, tra le mura domestiche, e per mano di chi diceva di amarti».

Alle studentesse presenti è stato spiegato che in nessun modo la violenza va “minimizzata”. Frasi come: “Ma mi vuol bene”, “Mi ha chiesto scusa”, “Mi ha promesso che non lo farà più”, non vanno in alcuno modo legittimate. Piuttosto, occorre sapere e far sapere che ci sono donne pronte ad aiutare le donne: a cominciare dai CAV, i Centri Antiviolenza, presenti nel territorio della BAT e su tutto il territorio pugliese.

Farina ha concluso: «Gli uomini cattivi esistono, ma esistono anche le donne che permettono loro di essere violenti. Donne, imparate a difendervi, imparate a difendere le vostre amiche, le vostre figlie. Voi avete una possibilità in più di sapere, ma ci sono tante donne sole che non hanno la stessa vostra forza, il vostro coraggio: sono loro che hanno bisogno del vostro aiuto».

Link YouTube: https://youtu.be/ezw72s_PWtc