Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Movimento Pugliese, consiglieri comunali Nino Marmo, Marcello Fisfola e Luigi Del Giudice:

«Anche quest’anno sembra non essere un buon anno per l’olivicoltura andriese e del nord barese. Il crollo vertiginoso del prezzo di mercato delle olive sta mettendo in pericolo le numerose aziende agricole andriesi e l’economia di tutto il territorio.

I nostri agricoltori sono reduci da una stagione estiva tra le più siccitose di sempre e ora, dopo aver sopportato costi energetici elevati per far fronte alla irrigazione, si ritrovano con i prezzi bassi delle olive, insufficienti a remunerare un intero anno di lavoro.

Una situazione che comprometterà definitivamente la già precaria e problematica condizione del comparto oleario e olivicolo. Saranno inevitabili e perniciose le ricadute sull’economia cittadina, come accadde nel 2018 a seguito delle gelate di marzo di quell’anno.

Al clima, si aggiungono – come ormai da molti anni – le strategie speculative. Sono parecchie le tonnellate di olive e di olio che finiscono in altri territori e che ne alimentano, in maniera più o meno lecita, le Denominazioni d’Origine e le Indicazioni Geografiche. Senza una materia prima così abbondante e pregiata, ma scarsamente pagata, come quella che viene fornita dalle nostre produzioni, non si potrebbero immettere sul mercato oli extravergini a prezzi assai remunerativi anche al di sopra di 10/15 euro al litro. Mentre gli altri si arricchiscono noi ci impoveriamo svendendo all’ingrosso e in autobotte il nostro oro verde, qualche volta a meno di 4 euro al litro.

E’ ora che qualcuno si muova, promuovendo controlli su commercializzazioni improvvisate al momento, coinvolgendo la repressione frodi per il controllo reale della qualità e della provenienza del prodotto.

A questa azione di vigilanza non può chiamarsi fuori nemmeno l’Amministrazione comunale che, su questo tema in questi giorni, fa registrare un silenzio assordante, impegnata nelle iniziative nazionali del PD e dell’ANCI. Non una parola a sostegno della battaglia dei nostri olivicoltori, né una richiesta di interventi alla Regione e al Governo Nazionale.

Per fortuna c’è qualche associazione che si muove e promuove convegni importanti per tenere alta l’attenzione anche su aspetti più vasti! Ma è ora che l’Amministrazione Comunale esca dal torpore e assuma iniziative nell’interesse degli agricoltori chiedendo controlli a tappeto con azioni incisive, concrete e immediate al Governo Centrale e alla Giunta Regionale, per provare a risollevare le sorti dell’olivicoltura andriese, di tutto l’indotto e dell’economia andriese».