Un dolore che riemerge prepotente, una famiglia straziata da un gravissimo incidente stradale e che rivive periodicamente quell’incubo. A parlare è Giovanni, residente in questo luogo da oltre 40 anni. Nel 1983 qui perse la vita il suo figlioletto di soli 3 anni investito da una vettura che andava a grande velocità. Da allora nulla è cambiato su questa via ed anzi si sono susseguiti diversi incidenti mortali che hanno coinvolto diversi minori ed alcuni ciclisti. Siamo tornati questa mattina sulla SP124, una strada provinciale che collega la sede della Provincia BAT e la Basilica di Santa Maria dei Miracoli di Andria a Barletta e Canosa attraversando forse uno dei luoghi più belli della campagna di questo territorio. Ali di ulivi e vigne di pregio che portano ad una zona residenziale con oltre una ventina di famiglie ed alcune aziende. All’incrocio con la Strada Comunale 67, una via tra le altre cose completamente buia e non servita da illuminazione pubblica, due giorni fa c’è stato un brutto incidente con almeno tre auto coinvolte. L’ennesimo su questa strada la cui pericolosità è evidente come ci spiegano i residenti che hanno già vissuto molti drammi.

L’appello è alle istituzioni, troppo silenti in questi anni. Servono quantomeno dei rallentatori, servirebbero anche i marciapiedi. Allargando il quadro si potrebbe pensare ad una affascinante pista ciclabile visto l’alto utilizzo dell’arteria da parte di corridori e ciclisti. Ma serve intervenire perché la pericolosità è davvero costante. Il cartello che indica la presenza di zona abitata è ormai nascosto anche dagli ulivi, ma c’è un asfalto completamente rovinato, nessuna banchina di protezione. Nell’incidente di due giorni fa è stata coinvolta anche la vettura del proprietario dell’abitazione che ha subito degli importanti danni con muretto distrutto e ringhiera piegata. L’uomo era nella sua auto dopo aver aperto il cancello di ingresso quando è stato colpito da una delle due vetture coinvolte. Ma il quel preciso luogo c’è anche la fermata del bus per la scuola dei bambini. Non ci sono in realtà cartelli e men che meno piazzole per l’attesa. Ma solo un fortuito caso ha voluto che non ci fosse neanche mamma Maria con il suo figlioletto in attesa del bus.

Insomma una situazione che Provincia e Comune di Andria, per le loro diverse competenze, devono assolutamente prender in carico. Perché la sicurezza in particolare dei più piccoli deve esser tra le priorità come ci chiede anche Sebastiano altro residente che ha vissuto da vicino una di queste tragedie.

Le interviste ai residenti su News24.City.